Le modelle “50 e Più” tornano a sfilare a Trieste: «Questa passerella è un inno alla libertà»
Alla Piccola Fenice riproposta dopo due anni di stop per Covid l’iniziativa che lancia l’offerta fashion dei negozi locali e un messaggio sociale

TRIESTE Eleganza, portamento e tanto divertimento per le modelle d’eccezione protagoniste ieri della sfilata “Trieste Città della Moda”, organizzata dall’associazione “50&Più” alla sala Piccola Fenice. Applauditissime in passerella, davanti a un folto pubblico, otto socie triestine del sodalizio, che hanno presentato una lunga serie di capi firmati, della boutique “Silvio Rustia”, come vere mannequin, dalle over 50 fino alle over 80. Tra le partecipanti Clotilde Poggi ha ringraziato «soprattutto la presidente dell’associazione Marina Gruden Vlach: è sempre piena di idee. La manifestazione era stata bloccata per due anni dal Covd. Finalmente è tornata e ne siamo molto felici. Non c’è stata emozione, da parte mia. Ho già preso parte all’evento in passato, ho provato piuttosto un grande divertimento. Credo non sia solo un modo per mostrare gli abiti, penso sia per tutte un vero e proprio inno alla vita».
Anche Etta Colapietro era già stata sulla passerella di “50&Più” anni fa, «e anche questa volta è stato bellissimo. L’associazione fa tanto. Ci sono corsi e mostre, si gioca a burraco, ognuna di noi trova il suo spazio, ed è un modo speciale per stare insieme, circondate sempre da persone allegre, con le quali si condivide tanto. La sfilata per me ha un sapore particolare. Sono sempre stata la “piccolina” tra i miei coetanei. Questo evento mi dà modo di vestirmi alla moda, giovanile, come piace a me. E pure di sentirmi una modella, anche con un metro e 50.
E poi è piacevole sentire tutti quegli applausi. E non erano solo dei nostri parenti», scherza: «C’erano tante persone che hanno apprezzato l’iniziativa. Per molti è stata una piacevole sorpresa, in più gli abiti sono davvero meravigliosi». La stessa Gloriana Cosmini aveva già partecipato alle scorse edizioni: «Qualche anno fa noi abbiamo dato il via a questa tendenza, con modelle di diverse età, e poi anche i grandi marchi ci hanno seguito. È un evento che ti dà grande energia, uno “sprint” mai visto. È una giornata fuori dalla solita quotidianità. Ti fa capire che tutte possono sfilare: basse, alte, grasse, magre, giovani e meno giovani. E la sala piena ci gratifica».
Prima volta in passerella, invece, per Mercedes Mihalj, che all’inizio era molto emozionata: «Tremavo nei primi passi, poi mi sono sciolta. Dopo tutto siamo tra amici, tra gente che si conosce, che non giudica e non critica, ma ti supporta. È stata un’esperienza stupenda, anche per lanciare il messaggio che la moda è alla portata di tutti». L’appuntamento è stato aperto da un videomessaggio del presidente nazionale di Confcommercio Carlo Sangalli, che ha sottolineato la valenza dell’iniziativa, rivolgendo un plauso agli organizzatori. L’assessore al Welfare Carlo Grilli ha ricordato a sua volta l’importante ruolo svolto da diverse negozianti nei confronti del tema dell’inclusione, con l’accoglimento, tra il personale, di ragazzi con disabilità.
È intervenuta per un saluto anche la direttrice di Confcommercio Patrizia Verde, mentre Gruden Vlach ha evidenziato l’obiettivo della sfilata: quello appunto di promuovere la qualità dell’offerta fashion dei negozi cittadini e di «sottolineare la valenza degli over 50, sempre più protagonisti della società di oggi. Questa circostanza è anche l’occasione per ribadire la crescente importanza della “silver economy”, la cosiddetta economia d’argento, in virtù della forte rappresentanza di popolazione over 65, circa il 22% del totale del nostro Paese, la quale, specie nell’attuale momento congiunturale che vede tante famiglie giovani in forte difficoltà, contribuisce non solo ai consumi, ma anche alla stabilità degli stessi nuclei familiari».
L’accesso alla passerella «da parte di donne mature», ha aggiunto, «è del resto ormai frequente e consolidato anche nell’ambito dei grandi appuntamenti internazionali della moda. La nostra sfilata vuole essere anche un omaggio alla libertà e alla forza delle donne che non accettano limitazioni e vogliono mettersi continuamente in gioco con entusiasmo, coraggio e anche curiosità, componenti essenziali per dare valore aggiunto e senso alla vita, al di là di ogni età anagrafica»
Riproduzione riservata © Il Piccolo