Le tele Tripcovich acquistate all’asta dalla Tripmare

di Laura Tonero
Resteranno a Trieste i quadri appartenenti alla Tripcovich. Li ha acquistati martedì pomeriggio la Tripmare, la società per azioni concessionaria del servizio di rimorchio navi nel nostro porto. Per i dipinti che un tempo adornavano le pareti degli sfarzosi uffici della storica compagnia di navigazione sono stati sborsati 60 mila euro. In più il nuovo proprietario sarà tenuto a versare anche oltre il 40 per cento di Iva in quanto gli otto quadri sono considerati bene d'impresa.
«Sono emozionato - ammette Alberto Cattaruzza, presidente della Tripmare - quei dipinti fanno parte delle nostre radici e mi sarebbe veramente dispiaciuto vederli finire in un magazzino o volare fuori Trieste. Chiunque li vorrà vedere - assicura - potrà venire nei nostri uffici di via Felice Venezian».
A rimettere sul mercato i dipinti, a rimandarli all'asta è stata la Nuova Tripcovich, la società di brocheraggio marittimo che dal fallimento rilevò la Tripcovich srl - una controllata dell'omonima Spa - e che nel 2001 offrendo 100 milioni delle vecchie lire si aggiudicò pure il lotto dei dipinti. All'asta organizzata dalla casa d'aste Stadion lo scorso 27 maggio nessuno aveva però espresso interesse per il lotto 582, quello appunto che includeva proprio le imponenti opere di Ugo Flumiani, Paolo Klodic e Argio Orell. Alberto Cattaruzza si era presentato in sala. Racconta: «Ero comunque andato a vedere come andavano le cose però in quel momento non avevo ancora ricevuto dal consiglio di amministrazione della Tripmare il via libera all'acquisto».
Il cda della società era già stato fissato per la mattina del 31 maggio. «Ho inserito la spesa per per rilevare i quadri nelle "varie ed eventuali" - spiega - e aver convito senza problemi l'intero consiglio a dare il via libera all'operazione mi ha riempito di felicità». Detto fatto, contattato Furio Princivalli, direttore della Stadion, la Tripmare in poche ore ha concluso l'affare.
«Per me che lavoro sulla scrivania che un tempo fu di de Banfield, - assicura il presidente - possedere quei dipinti è un grande onore. Dall'asta del 2001, quella che vide battuti all'asta molti mobili della Tripcovich, avevamo acquistato molti arredi che ancor oggi conferiscono pregio ai nostri uffici rimarcando le nostre origini». Le origini del gruppo Tripnavi-Tripmare risalgono infatti al 1895 quando nasce a Trieste la ditta armatrice Diodato Tripcovich.
«Sono soddisfatto, anzi posso dirmi felice - riferisce Princivalli - quell'asta andata deserta mi aveva meravigliato. Ora attendiamo il benestare della Sovrintendenza visto che i quadri sono tutelati dal ministero per i Beni culturali, poi - conclude - li recapiteremo negli uffici della Tripmare».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo