Lega, Forza Italia, FdI e Civiche candidano Barletta a sindaco

Il Centrodestra ha vissuto come un’imposizione l’ipotesi Renzo Gerometta I veti incrociati sull’imprenditore portano al presidente della Consulta Educazione 



. È Fabio Barletta il candidato sindaco in pectore del centrodestra a Gradisca d’Isonzo. Sessant’anni, dal 1961 residente nella Fortezza, laureato in Medicina naturale con 110 e lode presso l’Università Europeenne “Jean Monnet” di Bruxelles e tenente di Fanteria d’arresto, Barletta è molto noto nella comunità gradiscana: da cinque anni è il presidente della Consulta per il settore educativo sociale del Comune e da diciotto anni è un componente del consiglio parrocchiale dell’Unità pastorale del Santissimo Salvatore e da undici ne è moderatore. È inoltre membro della giunta dell’Unità pastorale di Gradisca d’Isonzo. Parimenti è molto noto nel mondo dello sport e del calcio: è infatti presidente del collegio dei revisori della Sezione arbitri di Gorizia e commissario di campo della stessa Aia.

Candidato sindaco ancora in pectore, si diceva. Il nome di Barletta è quello portato ufficialmente l’altra mattina a Udine dal centrodestra (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e liste civiche attualmente presenti in consiglio comunale) al tavolo politico regionale in cui sono state discusse le potenziali candidature nei comuni isontini interessati dal voto amministrativo del 26 maggio. Una riunione alla quale, soprattutto relativamente al “caso-Gradisca”, il centrodestra si è presentato compatto come non mai nel presentare la candidatura di Barletta. Una “prova di forza” ampiamente annunciata e prevedibile, dopo che, nelle ultime ore, nello scenario politico era apparso il nome di Renzo Gerometta, imprenditore alla guida della civica trasversale “Gradisca che verrà” e graditissimo a Progetto Fvg, Udc e Cittadini.

Gerometta sin dalla sua discesa in campo non ha fatto mistero che la sua candidatura – lo citiamo – «intende unire e non dividere il centrodestra», ma al momento le prime prove tecniche di dialogo non sembrano essere andate a buon fine. Anzi, secondo rumors che si inseguono sul web si sarebbe trattato di una riunione dai toni piuttosto accesi.

Lega, Forza Italia, FdI e civiche erano da tempo al lavoro sui propri programmi e sul nome di Fabio Barletta, e non sono sembrate intenzionate a rivedere proprio al fotofinish i propri piani per quello che viene vissuto come un tentativo di “imposizione” da parte, in particolare, di Progetto Fvg, il movimento politico di Ferruccio Saro. E c’è poi da fare i conti, in questo che avevamo definito non a caso un vero e proprio “stallo alla messicana”, con la questione della presenza nel gruppo pro Gerometta dei Cittadini di Claudio Verdimonti, dichiaratosi “antifascista” e non interessato a un dialogo con la Lega, ma solo con le forze moderate del centrodestra. Un’esternazione che il Carroccio non intende lasciar passare e che diventa pregiudiziale su un’eventuale alleanza.

Nonostante i toni accesi, le parti si sono concesse ancora 72 ore. Un nuovo tavolo politico pare in programma martedì sera, quando verrà valutato se qualcuno avrà fatto dei passi indietro. O se dal cilindro sarà uscito ancora qualche nome a sorpresa in grado di ricompattare tutti quanti. Fabio Barletta, intanto, attende sereno. Ha la fiducia della coalizione e, se gli verrà chiesto, è pronto a sfidare Tomasinsig. –



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