«L’errore sta nell’affrontare il nodo clochard in termini di punizione e non di prevenzione»

«Ben venga l’intervento dell’amministrazione comunale sul tema dei senza tetto, purché si configuri come attività di prevenzione e non come punizione». Dora Zappia, referente regionale dell’Associazio...

«Ben venga l’intervento dell’amministrazione comunale sul tema dei senza tetto, purché si configuri come attività di prevenzione e non come punizione». Dora Zappia, referente regionale dell’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione e legale del cittadino pakistano che ha fatto ricorso al Tar, è soddisfatta per la sentenza pronunciata dai giudici amministrativi: «Ora tutti quelli che sono incappati nell’ordinanza “antibarboni” potranno ottenere la cancellazione della sanzione». Il Comune, tuttavia, non fa marcia indietro. «Il Tar - afferma a tal proposito Zappia - dice che il sindaco ha usato lo strumento sbagliato e parla di altri strumenti utilizzabili secondo ordinamento. Riteniamo che questi possano essere rinvenuti nell’attività di prevenzione che una pubblica amministrazione può mettere in campo a beneficio delle persone in stato di bisogno come senza tetto e richiedenti asilo. Persone che non siedono sulle scale della sala Tripcovich per bersi un the». Ma con un regolamento il sindaco risolvererebbe i rilievi? «Siamo in uno Stato di diritto - prosegue l’avvocato - . Speriamo che il Comune lo riempia di contenuti atti a prevenire e non a sanzionare le fasce più deboli. E In caso di regolamento, cosa farà l'Asgi? «Aspettiamo intanto di vedere contenuti ed eventuali sanzioni previste». (d.d.a.)

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