L’evoluzione di piazza Barbacan tra nuovi locali, eventi e musica

Da chi tiene aperto il suo bar sette giorni su sette a chi si è innamorato della città e ha deciso di investire in quest’area. Tavolini gettonatissimi specie nei weekend
Silvano Trieste 2019-04-25 Piazza Barbacan
Silvano Trieste 2019-04-25 Piazza Barbacan



Musica, eventi e una serie di locali ristrutturati, che conservano atmosfere dei vecchi tempi, tra storici negozi riadattati e spazi a lungo inutilizzati, riportati di recente a nuova vita. Piazza Barbacan negli ultimi anni si è trasformata, con l’apertura di diversi bar e serate da tutto esaurito nei tanti tavolini allestiti all’esterno.

Gestori soddisfatti per l’investimento nella zona, che attira soprattutto i triestini, ma anche i turisti, diretti al vicino colle di San Giusto dal centro cittadino. È dal tardo pomeriggio, dall’ora dell’aperitivo, che l’area accoglie centinaia di persone, fino a tarda sera, nei weekend in particolare, ma anche durante la settimana, tanto che c’è chi ha deciso di non osservare mai il giorno di chiusura. «Abbiamo aperto nel febbraio del 2014 e dopo il bar storico Barbacan siamo i più “vecchi” qui – spiegano dal Viva –, non abbiamo scelto questo posto ma è la piazzetta che ha scelto».

Per Marco Riccetto, che arriva da fuori Trieste, titolare di Zuf, prima c’è stato un colpo di fulmine con la città. «Sono arrivato da Pordenone sette anni fa – ricorda – prima lavoravo per un ristorante, poi ho deciso di aprire un bar tutto mio, il primo ottobre 2017. Trieste mi piace moltissimo, per questo ho deciso di rimanere e di avviare un’attività. Ho deciso di chiamarla “Zuf” perché in dialetto triestino si usa per dire caos, confusione, ma dalle mie parti è un piatto tipico. Prima qui c’era un foro commerciale vuoto e appena ho saputo che era libero, mi sono proposto. Gli affari vanno molto bene, vediamo soprattutto triestini, c’è una bella atmosfera e ultimamente davvero tanta gente, diciamo che – aggiunge – il successo di questa zona è aumentato in particolare dalla scorsa estate».

Tra gli ultimi arrivati il bar Arc’Or. «Noi abbiamo aperto il 10 di agosto 2018 – dicono –, siamo molto soddisfatti di questa scelta e siamo aperti sette giorni su sette». Curiosa poi la storia di “Le mercerie”, l’ultimo ad aver inaugurato, lo scorso ottobre, sempre sulla piazzetta, in precedenza spazio conosciuto per aver ospitato il negozio “Non solo libri”, una galleria d’arte e prima ancora è stato sede di una merceria, con la scritta originale rimasta ancora sulla facciata. «Avevo amici che frequentavano la zona – spiega Alberto Bicci, uno dei soci –: mi piaceva molto e abbiamo deciso di realizzare questo locale. Vediamo soprattutto triestini, ma c’è anche qualche turista, che però passa di giorno, non di sera, quando c’è decisamente più movimento». Ad accomunare i locali alcuni tratti in comune, muri in pietra, l’utilizzo di materiali di recupero e la scelta di inserire elementi originali. Alcuni si sono affidati allo stesso architetto, per creare un ambiente che conservi un po’ del passato, rivisto in chiave moderna, senza stravolgere gli spazi storici che caratterizzano tutta la zona. E pare che alcuni immobili rimasti per ora chiusi, stiano attirando la curiosità di nuovi acquirenti, anche se, a detta di chi lavora in piazza Barbacan, ormai è sempre più difficile trovare esercizi vuoti nella parte pedonale. —



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