L’ex braida De Dottori rinasce tra alloggi e una piazza centrale

In via della Santissima Trinità: mantenuta la casa colonica, abbattute alcune pertinenze e sbancato il grande cortile
Di Luca Perrino
Bonaventura Monfalcone-09.08.2015 Giardino ripulito-Via SS-Trinità-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-09.08.2015 Giardino ripulito-Via SS-Trinità-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura

RONCHI DEI LEGIONARI. Via della Santissima Trinità è il “cuore” storico di Ronchi dei Legionari. Una città che, per alcuni versi, non c’è più e che, per molti, è solo un ricordo. Ricordo fatto di persone che non ci sono più, fatti successi, edifici storici ed attività che sono ormai scomparse nel nulla. Ma, per fortuna, qualcosa rivive.

In questi mesi, proprio all’angolo con via Roma, lo studio associato degli architetti Movio e Poletto ha permesso di far rinascere la palazzina che, nel passato, fu sede dello storico “Caffè Progresso”. E ora, a pochi passi dall’antica chiesetta della Santissima Trinità, prende forma anche il progetto che focalizza la sua attenzione a quella zona che fu la “braida” della famiglia De Dottori e che vide operare come mezzadri i componenti della famiglia Andreos.

La casa, la vecchia casa colonica, è stata mantenuta in piedi, mentre sono state abbattute alcune delle sue pertinenze ed è stato completamente sbancato il grande cortile.

Sui dettagli del piano di recupero e di nuova costruzione a fini abitativi ancora si sa poco, ma è evidente che anche questa zona storica di Ronchi dei Legionari non sarà dimenticata a se stessa.

I lavori sono già stati avviati da tempo e il colpo d’occhio, ora che sono state rase al suolo tettoie e muretti senza importanza archiettonica, è quello di un’ampia area sulla quale saranno realizzati, con il recupero, nuovi alloggi, ma anche un’elegante piazzetta e un nuovo luogo di socializzazione com’è stato di recente con la piazzetta che è stata dedicata a Francesco Giuseppe.

Si tratta di un progetto che si aggiunge a quello che, alcuni anni fa, ha permesso di recuperare quell’edificio che fu, negli anni, anche sede di un magazzino comunale e, appunto, al riatto della palazzina di via Roma dove ha trovato posto la nuova sede della farmacia “Olivetti”.

Un luogo che fa parte della storia della cittadina. L’edificio rappresenta una presenza urbana consolidata non tanto come manufatto di importanza storico-artistica, quanto come una realtà legata ai ricordi e alle emozioni dei ronchesi suscitati dalle attività ospitate nel tempo.

L’immobile era stato molto probabilmente realizzato dalla famiglia Visintin-Bernich proprietaria fino al 1953, ma è già rilevabile dal catasto austriaco del 1818, anche se non nelle dimensioni attuali.

È presumibile che il corpo di fabbrica fosse più corto in lunghezza (prospetto verso l’attuale via Roma) e che la planimetria fosse caratterizzata da una tripartizione con ingresso e scale centrali, secondo una tipologia riscontrabile nelle ville dell’epoca.

Già con il catasto del 1845, però, si può rilevare che la dimensione del fabbricato è assimilabile a quella attuale e si può presumere che la sua volumetria esterna fosse grossomodo quella di oggi.

Tra il 1952 al 2004 l’edificio è stato più volte oggetto di passaggi di proprietà, con numerosi cambi di destinazione d’uso, in particolare per il piano terra che, di fatto, hanno stravolto la distribuzione planimetrica e hanno alterato la composizione della facciata lungo via Roma con l’inserimento di aperture ed elementi decorativi non coerenti.

@luca_perrino

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