L’ex ministro Profumo ospite del “Mondo unito”: «Un modello educativo»

«Il sostegno che garantiamo, attraverso l’istituzione di due borse di studio annuali, per permettere a due studenti, uno piemontese e uno migrante, di frequentare il Collegio del mondo unito, rappresenta certamente il più bell’investimento che facciamo, perché guarda al futuro». Con queste parole si è espresso ieri l’ex ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, dal 2016 presidente della Compagnia di San Paolo e dell’Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa, al termine della lezione tenuta nell’Auditorium della struttura duinese a poco meno di 200 studenti, dal titolo “Costruire un’istruzione per il 21.o secolo”.
Un appuntamento il cui significato è stato spiegato così da Profumo: «Ho voluto tornare qui, dov’ero già stato nel 2012, quand’ero ministro – ha detto – perché questa struttura è un modello educativo per la capacità che ha di adattarsi alle nuove richieste di un mondo che cambia. Il Collegio è anche un esempio di integrazione, perché qui i ragazzi non solo studiano, ma vivono assieme e si fanno accettare dalla popolazione locale. A Duino assistiamo a uno straordinario fenomeno di scambio culturale – ha aggiunto – senza dimenticare che oggi in questa sede è possibile maturare un nuovo meccanismo di apprendimento. Attualmente – ha precisato Profumo – a differenza del passato, i giovani devono imparare a imparare e, di conseguenza, anche le modalità dell’insegnamento devono essere nuove. Sappiamo che il mondo del lavoro è mutato, perché oggi la permanenza nel medesimo posto di lavoro si limita mediamente a cinque o sei anni. Perciò – ha proseguito l’ex ministro – la scuola deve essere un luogo in cui si impara a lavorare assieme agli altri, a modificare il proprio punto di vista, ad arricchire costantemente il proprio bagaglio culturale e tecnico. Auspico perciò – ha concluso – che si continui a investire su strutture come il Collegio di Duino, che rappresenta un unicum in Italia».
Profumo ha poi incontrato un gruppo di studenti che hanno recentemente beneficiato del sostegno della Compagnia di San Paolo, come Letizia Nada, di San Mauro Torinese, e i giovani che hanno partecipato ai percorsi di accompagnamento rivolti a chi ha particolari fragilità, provenienti da Belgio, Cina, Congo, Egitto, Giappone, Guinea, Indonesia, Iraq, Mali, Messico, Siria, Sud Sudan e Sudan. Infine, l’ospite ha incontrato Ibrahim Kondeh, studente della Sierra Leone, selezionato con il bando “Never Alone, per un domani possibile”, iniziativa congiunta, promossa da nove Fondazioni, tra cui la Compagnia di San Paolo, per favorire l’autonomia e l’inclusione dei giovani migranti. —
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