L’ex scuola alberghiera Ersa per il rilancio della caserma

GRADISCA. L’ex scuola alberghiera dell’Ersa come chiave del rilancio della caserma Toti-Bergamas. È lo scenario emerso a sorpresa nelle ultime settimane a Gradisca, dove la riqualificazione dell’ex compendio militare – 50mila metri quadrati in via Papalina, praticamente un’area equivalente a quella del centro storico – è vista come decisiva per lo sviluppo futuro della città. L’Arma dei carabinieri potrebbe infatti rinunciare alla prelazione su 8 dei 52mila metri quadrati di via Papalina, destinati – sulla base di un accordo di fine anni ’90 – ad ospitare nel compendio la nuova sede della locale Compagnia dell’Arma. Nel concreto tale prelazione riguarda in particolare una sola palazzina, quella dell’ex comando, ovvero il primo edificio che si incontra su via Papalina provenendo da via Garibaldi. L’intenzione del Demanio, così come da intesa con il Ministero della Difesa, sarebbe quella di inserire la realizzazione della nuova base operativa dei Carabinieri (il cui contratto di affitto nell’ormai fatiscente sede di via Zorutti è agli sgoccioli) nella maxi-operazione commerciale riguardante la Toti. In parole povere: la clausola per avviare il tanto agognato recupero di tutta l’area della Toti era che il privato che si fosse accollato la riqualificazione dell’ex compendio militare, realizzando su indicazione del Comune palazzine, uffici, sedi di associazioni e aree verdi, dovesse però farsi carico anche della costruzione della caserma dell’Arma. Difficile. La realizzazione della caserma dei Carabinieri avrebbe mutato di molto sia i margini di guadagno per il privato – ammesso di trovarne uno che accettasse queste condizioni – sia gli indici urbanistici. A queste condizioni, impossibile accontentare tutti.
Ma se la caserma dei Carabinieri fosse realizzata altrove tutto cambierebbe. E a quanto pare, il comando provinciale dell’Arma valuterebbe positivamente l’area dell’ex Ersa di via dell’Agricoltura. Un’area che dopo la sua dismissione il Comune aveva perso all’asta a discapito di una ditta romana. Che, guarda le coincidenze, sarebbe la Cerasi spa: il colosso capitolino che ha realizzato nientemeno che il Cie di Gradisca. Un accordo fra le parti sull’area permetterebbe al Comune di avere le mani più libere in via Papalina. E di reinserire nel tessuto urbanistico l’ex caserma. Oscilla fra i 2 e i 3 milioni di euro la somma necessaria per realizzare la nuova caserma cittadina dei carabinieri.
Che la si costruisca alla Toti-Bergamas o altrove, che la realizzino i privati o gli enti pubblici, la cifra è questa. Ed è un ostacolo non da poco. L’ex sede del Battaglione Trento sin dal ’98 è vista come collocazione ideale, per le sue dimensioni e la sua centralità, per la Gradisca del terzo millennio. Lo hanno ricordato i quattro professionisti che gratuitamente si sono offerti di elaborare lo sviluppo dell’area Polo abitativo destinato sia all’edilizia residenziale che convenzionata e dotata di tutte le tecnologie per il risparmio energetico; area attrezzata per il commerciale, il direzionale e l’associazionismo cittadino. E dotata di aree verdi nonchè sportive, collegate al cuore pulsante cittadino grazie a una nuova viabilità “depurata” del traffico pesante e più a misura di cicli e pedoni. Le potenzialità per creare un’area urbanistica di grande qualità sono enormi.
Luigi Murciano
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