L’hotel Astoria si apre alle associazioni gradesi

Il Grand hotel Astoria ha iniziato una trasformazione che lo porterà a essere inserito maggiormente, come era un tempo, nel tessuto sociale gradese, senza però dimenticare l’importanza di idonee attività promozionali , importanti in quanto a ricadute sull’intera cittadina, che avranno come punto di riferimento Vienna dove sarà aperto un recapito ufficiale dell’albergo. Roberto Lovato, presidente della società Grandi alberghi dell'Adriatico-Gala srl proprietaria dell’albergo Astoria, che in uqesti giorni sta definendo il nuovo organigramma, intende portare avanti in prima persona tutte le novità che interesseranno anche la struttura stessa che subirà degli interventi per puntare su maggiori servizi. In quanto all’organigramma, nell’ultima riunione del consiglio di amministrazione è stato deciso, dopo tanti anni, che Elio Lemmo, al quale Lovato ha espresso il plauso per l’intensa attività svolta, non sarà più amministratore delegato. «L’Astoria fa parte della storia turistica di Grado – dice Roberto Lovato – ed è una svolta storica quella che vogliamo dare oggi aprendoci nuovamente al territorio». Alle associazioni di volontariato e culturali che avessero necessità di reperire sale per riunioni o per qualche loro attività metteremo a disposizione gratuitamente i nostri spazi. Stiamo studiando inoltre la possibilità di allestire delle mostre mettendo ovviamente a disposizione i nostri spazi». E quasi certamente ci sarà la possibilità di accesso da via Marina, senza dover entrare dalla hall della struttura ricettiva. «Inoltre – prosegue Lovato – intendiamo operare con prodotti a chilometri zero in modo da coinvolgere il più possibile le aziende locali». Per quanto riguarda la situazione finanziaria della societàla società, Lovato spiega: «Non abbiamo necessità di chiedere alcun finanziamento; tutti i pochi debiti dell’albergo rappresentano solamente meno del 10 per cento del patrimonio».
Uno dei punti negativi dell’andamento economico della struttura è indubbiamente legato a quelle che semplicemente sono state definite delle “piccole terme” che sono costate circa tre milioni di euro. «Fino ad oggi – afferma Lovato – il nostro centro non ha goduto di una valorizzazione idonea e quindi puntiamo a impegnarci per risolvere la situazione. Stiamo vedendo di utilizzare le risorse interne, ma ci stiamo guardando anche attorno per cooperare con dei professionisti del settore».
Intanto parte da Vienna un programma di promozione sia della struttura, sia dell’Isola del Sole. A occuparsene direttamente sarà la figlia di Lovato, Antonella, che si è sposata e vive nella capitale austriaca e che alle spalle ha un master sul turismo effettuato a Vienna e anche alla prestigiosa Villa d’Este.
«Il mercato austriaco – afferma ancora Lovato – e la buona società di Vienna in particolare conoscono bene Grado, l’Astoria, ma anche le aziende vitivinicole regionali. Per questo abbiamo deciso di puntare anche su questa iniziativa». Al momento l’unico aspetto non ancora definito riguarda il bar che dà si affaccia su largo San Grisogono. Lovato al momento non si sbilancia, ma non è escluso che possa puntare in particolar modo a qualche iniziativa legata soprattutto ai giovani.
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