Lignano, sale sull’ambulanza e aggredisce l’equipaggio: ferito un soccorritore

L’episodio intorno alle 5 del 21 luglio. Il personale era sceso dal veicolo per soccorrere un uomo, quando uno sconosciuto è entrato e, alla richiesta di scendere, si è scagliato contro gli operatori

Anna Rosso
Un'ambulanza della Sogit a Lignano
Un'ambulanza della Sogit a Lignano

Se non fosse riuscito a schivarlo, e a bloccarlo con la mano, gli sarebbe arrivato un pugno in pieno volto. Ennesimo episodio di aggressione a personale sanitario lunedì 21 luglio, intorno alle 5, a Lignano Sabbiadoro. Due i giorni di prognosi – per un trauma al polso – per un autista soccorritore della Sogit che stava prestando servizio su un’ambulanza assieme ad altri due colleghi.

La presidente dalla Sogit

«Quest’estate è la prima volta che accade un episodio del genere – commenta la presidente della Sogit di Lignano, Graziella Kainich–; devo dire che, grazie alla fermezza e alla professionalità dei nostri operatori, si è evitata la tragedia. Se l’autista avesse risposto alle aggressioni, ci sarebbero stati dei problemi. Invece, fortunatamente, il nostro personale ha equilibrio e maturità e questo è davvero apprezzabile. Inoltre, grazie alla collaborazione con la Croce rossa, stanotte c’era anche un infermiere e la sua presenza ha molto aiutato affinché non si verificasse qualcosa di peggio».

Cos’è successo

L’ambulanza stava andando a soccorrere un uomo per un dolore toracico. Una volta raggiunto il condominio di via Monte Pasubio (una parallela di viale Italia, a Sabbiadoro, nella zona della Darsena) il personale sanitario è sceso e ha visto arrivare un giovane, che appariva alterato e che ha cominciato a inveire, senza alcun motivo contro gli operatori.

Questi ultimi si sono diretti verso l’appartamento del paziente, al primo piano dell’edificio, ma mentre camminavano, si sono accorti che quello sconosciuto era entrato nell’ambulanza, dal lato guida. Uno di loro, l’autista appunto, è tornato indietro per farlo desistere e a quel punto è scattata l’aggressione.

Il soccorritore

«Non c’è più rispetto per la nostra professione – dichiara l’autista aggredito –, mentre solo qualche anno fa, durante il Covid, eravamo gli angeli del soccorso. E così non si lavora con serenità, ma sempre un po’ sotto pressione. Il recente cambio della legislazione, che stabilisce la procedibilità d’ufficio per queste azioni, è positivo, ma gli episodi continuano. Qui a Lignano, di notte, non è raro soccorre e o avere a che fare con persone alterate. Dovremmo usare le body-cam come già fanno in Veneto, almeno come deterrente».

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