«L’iguana sul moletto è fuorilegge»

«Posto che Indro Montanelli diceva che due italiani su un argomento hanno tre opinioni diversi, la mia opinione è che l’ordinanza parla inequivocabilmente di cani. Trattasi di amici a quattro a zampe». Michele Lobianco, assessore alla Zoofilia, si trova a difendere l’ordinanza del sindaco uscente Roberto Cosolini dai dubbi interpretativi sollevati dalla Capitaneria di Porto. Non ci sono dubbi, secondo il suo parere. Nonostante il suo referato da giardino zoologico l’assessore non ha paura a discriminare le specie animali. «È una questione di buonsenso. Mi auguro che non ci sia bisogno di rafforzare un’ordinanza scrivendo che nessun altro tipo di animale può andare al mare» aggiunge Lobianco.
È anche vero che l’ordinanza decade tra una settimana assieme alla stagione balneare. L’estate sta finendo. Magari il prossimo anno potrà essere stesa in modo più chiaro per evitare ogni possibile equivoce e scongiurare uno zoo sul lungomare di Barcola. «Si dà per scontato che si parli di cani. Non vorrei dovere fare un’ordinanza per specificare che non si portano i serpenti a sonagli, i cobra (che non sono serpenti come canta la Rettore, ndr), gli ippopotami, le zebre. È ovvio che ci parla dell’amico dell’uomo. Si tratta del cane. Per me questa è l’interpretazione autentica. L’assessore non ha dubbi. in spiaggia si va con il cane. L’ordinanza regola l’accesso del cane e quindi esclude ogni altro tipo di animale» ripete Lobianco.
Fatto salvo Montanelli, non c’è balneazione per animali possibile al di fuori dei cani. E l’iguana allora? La Principessa è fuori legge. «L’iguana onestamente non dovrebbe stare sulla battigia» afferma l’assessore Lobianco.
In altre parole questa potrebbe essere l’ultima estate sul moletto di Miramare per la Principessa? «Quell’ordinanza, legata alla normativa regionale che apriva l’accesso ai cani a tutti le spiagge libere, serviva a regolamentare l’accesso dei cani» spiega Roberto Cosolini, il firmatario dell’ordinanza. L’ex sindaco non ricorda nei dettaglio i contenuti dell’ordinanza: «Firmavo un’ordinanza ogni due giorni. A memoria non ricordo che ci fosse nessun divieto per l’iguana nelle zone di bagno libero. Un divieto che da appassionato del Messico dovrei censurare. Nei miei viaggi in Messico avevo le iguane fuori dalla porta dell’albergo. Sono talmente mansuete e talmente buone... Inoltre il moletto di Miramare mi sembra il luogo perfetto» aggiunge l’ex sindaco ricordando il sogno imperiale di Massimiliano (risveglio a parte).
Il gemellaggio di Miramare con il Messico è storia. L’introduzione dell’iguana nella riserva marina di Miramare potrebbe essere un’idea turistica per il rilancio della prestigiosa residenza. In questo caso persino l’assessore Lobianco potrebbe chiudere un occhio. (fa.do.)
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