L’ingegnere “armato” di fonometro che segue il metodo utilizzato dall’Arpa

Le rilevazioni a Trieste sul rumore causato dal traffico cittadino sono state effettuate ieri da Guido Vales, ingegnere civile di 57 anni, specializzato in acustica ambientale. Si occupa del settore dai primi anni Novanta con misurazioni in cantieri edili, fabbriche e in strutture private. Per quantificare i livelli di inquinamento acustico si serve di un fonometro, un dispositivo capace di cogliere le frequenza da 6,3 fino a 20 mila Hz, prodotti da fischi acutissimi. «Normalmente una persona adulta riesce a sentire suoni dai 50 agli 8 mila Hz», spiega. Il valore medio riportato dal suo fonometro comprende tutti i rumori registrati nell'intervallo di tempo impiegato per la misurazione. Normalmente i picchi sono determinati dal passaggio di automobili e scooter. Per compire una rilevazione completa in una determinata zona servono almeno cinque minuti: il metodo impiegato dall’ingegnere è lo stesso che usano i tecnici dell'Arpa. Abitualmente in questo genere di studi vengono raccolti i valori registrati dal fonometro a 1 metro e mezzo o a quattro metri dal terreno; nel primo caso si riesce a quantificare ciò che effettivamente sentono le persone, mentre nel secondo è possibile rappresentare il rumore che interessa l'intera zona circostante nell'area oggetto di studio. «La scala di valori utilizzata dai tecnici per valutare la vivibilità di un centro urbano indica i 60 decibel come tetto normalmente accettabile - spiega l'esperto - quando si va oltre a questo livello significa che c'è troppo traffico e troppo inquinamento acustico». (g.s.)
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