L’insetticida già utilizzato alle spalle dell’ex pretura
Per combattere l’infestazione della processionaria nei giardini e aree verdi di propria competenza il Comune di Monfalcone ha deciso di tentare una nuova strada, quella del trattamento endoterapico dei pini neri e delle altre conifere aggredite dall’insetto. L’immissione di sostanze insetticide o fungicide, direttamente all’interno del sistema vascolare della pianta, permette attraverso il flusso traspiratorio che la soluzione venga poi traslocata all’intera chioma dove esplica azione di protezione contro i patogeni per tutta la stagione. E anche oltre.
«Stiamo cercando di capire proprio la durabilità del trattamento - spiega l’ingegner Enrico Englaro, che, proveniente dal Comune di Pordenone, dall’1 gennaio è diventato Posizione organizzativa dell’unità operativa Manutenzioni e servizi tecnici del Comune di Monfalcone -, oltre che la sua efficacia, e quindi la sua convenienza da un posto di vista anche economico». Finora il Comune di Monfalcone si è affidato appunto alla rimozione meccanica dei nidi, che va però ripetuta ogni anno, con una spesa di alcune migliaia di euro, e che pone inoltre il problema dello smaltimento dei rami infetti.
«Le ditte del settore stanno iniziando a praticare questo trattamento, pare con successo - aggiunge l’ingegner Englaro -. Questo tipo di intervento è comunque praticabile e ha un senso che sia realizzato in aree urbane, dove la presenza delle piante infettate è limitata». Il trattamento ha quindi in questa fase, come conferma il responsabile del settore Manutenzioni, un carattere del tutto sperimentale. Il trattamento, affidato alla ditta Tomasini di Turriaco, è per ora stato praticato su alcuni pini neri, di grandi dimensioni, che si trovano nel giardino Patuna, alle spalle dell’ex pretura. Al momento la situazione peggiore si riscontra in una zona dell’area verde di via Valentinis. Negli ultimi anni sono state sviluppate da alcune aziende anche delle trappole speciali da disporsi sui tronchi dei pini infestati da processionaria. Il meccanismo d’azione sfrutta l’idea di poter invischiare il fastidioso insetto con della particolare colla durante la “processione” delle larve. (la. bl.)
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