L’intero mondo di Cesare Mocchiutti in una antologica

CORMONS. Le vendemmie, i bracconieri, gli uccellatori, le fienagioni, le streghe, i cacciatori e i falconieri: c'è tutto il mondo di Cesare Mocchiutti nella mostra che sarà inaugurata venerdì alle 18...

CORMONS. Le vendemmie, i bracconieri, gli uccellatori, le fienagioni, le streghe, i cacciatori e i falconieri: c'è tutto il mondo di Cesare Mocchiutti nella mostra che sarà inaugurata venerdì alle 18 a Cormons negli spazi del Museo Civico del territorio a Palazzo Locatelli. L'artista, infatti, è (quasi) sempre stato debitore del mondo contadino, popolato com'era di riti e leggende, di figure mitiche, inquietanti o rassicuranti, di segreti arcani e di animali che di quel mondo, non di rado, nei suoi lavori diventano protagonisti: le civette, i corvi, le ghiandaie, i tori, le scrofe. L'occasione per la retrospettiva è fornita dal duplice anniversario che, nel 2016, riguarda il pittore, certo uno dei nostri maggiori: il centenario della nascita avvenuta a Villanova del Judrio il 4 agosto 1916 e il decennale della scomparsa avvenuta tragicamente nella sua casa di Mossa il 2 giugno 2006. L'omaggio si compone di una settantina di opere, dal 1950 al 2005: si tratta, per lo più, di oli su tela molti dei quali di importante formato a permettere a Mocchiutti di al meglio esprimere il gesto e il segno, con accenti talvolta di spiccato lirismo (grazie, ovviamente, anche all'uso del colore) eppure sempre con quella forza e quell'intensità notevolissime che vogliono trovare in Picasso un modello (mentre l'altro fondamentale modello di Mocchiutti era costituito da Rufino Tamayo).

Del ricco corpus fanno parte anche alcune chicche come nel caso di qualche tecnica mista e di tre sculture. «I lavori scelti intendono infatti coprire, in quella che non è propriamente un'antologica, un periodo molto lungo mettendo in luce le diverse fasi che hanno caratterizzato l'arte di mio padre» afferma Enrica Mocchiutti, terzogenita del pittore. Tra le tante opere scelte sono state inserite due di stampo politico. Nello specifico, le opere di matrice politica che possiamo ammirare sono due grandi oli su tela: l'antimilitarismo del "Vietnam" (del 1967) e l'anarchismo dei "Black bloc" (del 2001).La mostra resterà aperta con ingresso gratuito fino a domenica 16 ottobre da giovedì a sabato dalle 16 alle 19, le domeniche dalle 10 alle 13 nonché dalle 16 alle 19. (a.p.)

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