Lippi: avvilente che si sia arrivati a questo punto

Se c’è stato, è stato un errore di tatto nei confronti di Roberto Menia». Paris Lippi, prima che An confluisse nel Pdl era il “federale” provinciale del partito. La vicenda della sede di piazza...
Lasorte Trieste - Consiglio Regionale - Lippi
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Se c’è stato, è stato un errore di tatto nei confronti di Roberto Menia». Paris Lippi, prima che An confluisse nel Pdl era il “federale” provinciale del partito. La vicenda della sede di piazza Goldoni lo rattrista ma l’ex vicesindaco non entra nel merito: «Il nostro patrimonio non è sparito, può essere recuperato in qualsiasi momento visto anche che la fondazione Panzarasa (sede in via Ghega 2, ndr) è sempre stata vicina al nostro partito. Ma trovo avvilente che tra ex compagni di partito si sia dovuti ricorrere alle denunce». Un «senso di profonda tristezza per l’iniziativa giudiziaria assunta da tale deputato» esprime invece in una nota Piero Tononi riferendosi a Menia, iniziativa «probabilmente in parte motivata dal fatto che ben pochi tra gli appartenenti al mondo del Msi prima e di An poi di Trieste hanno deciso di seguirlo in Fli». Tononi assicura che i beni prelevati sono stati dettagliatamente inventariati. «Rimangono nella piena continuità di destinazione che avevano in precedenza – precisa – sono stati consegnati in comodato con facoltà della Fondazione Alleanza Nazionale di revocarlo in qualsiasi momento. Menia ne è a piena conoscenza visti gli sms pervenuti allo stesso e le sue conseguenti risposte».

Ma non tutti i beni sarebbero stati portati in via Ghega. «Una parte rappresentata da libri, labari e archivi cartacei – scrive Tononi - si trova temporaneamente in altri siti, data l’insufficienza dei locali della “Panzarasa” ad accoglierli tutti». L’esponente Pdl sostiene di aver formalmente comunicato lo spostamento dei beni alla Fondazione An, legittima proprietaria dei beni, e nello specifico al senatore Franco Mugnai, presidente e legale rappresentante della stessa, da cui ha avuto «condivisione». «Da parecchio – chiude Tononi - mi sono preoccupato personalmente di pagare le utenze della sede di piazza Goldoni: prima con risorse di An, nell’ultimo periodo con mie risorse personali». (l.t.)

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