L’isola della Cona invasa da 12mila anatre

Arrivate dal Nord Europa assieme a 130 “oche lombardelle”. Nuovi cartelli del Comune di Staranzano
Di Ciro Vitiello

STARANZANO. Fine settimana all’insegna di eccezionali avvistamenti della fauna selvatica all’Isola della Cona. Nei giorni scorsi, infatti, sono arrivate alla Foce dell’Isonzo circa 12mila anatre e 130 “oche lombardelle”. Un segnale inequivocabile, secondo gli esperti della Stazione biologica della Cona, delle migrazioni dei volatili verso le zone più calde, a causa del freddo pungente arrivato soprattutto nelle regioni del Nord Europa. All’imbrunire, inoltre, molte oche rientrano negli stagni davanti al centro visite, visibili dai finestroni-osservatori del bar. Fra i volatili è stata avvistata anche un’oca “faccia bianca” che ha una strana protuberanza sul collo e che probabilmente proviene da qualche altra riserva. Un evento per tutti coloro che in questi giorni sfidano le basse temperature per ammirare questo spettacolo offerto dalla natura.

Nulla ormai sfugge all’interno della Riserva naturale Foce Isonzo, in particolare, nell’area della Cona, grazie anche alla sempre più frequente presenza di visitatori in grado di riconoscere le specie meno note perché insolite o molto rare. Attualmente sono state osservate 326 specie, più della metà di quelle osservate in Italia.

Intanto il Comune di Staranzano, capofila dell’Ente gestore della Riserva della Foce Isonzo, in base al regolamento approvato anche dalla Regione, ha deliberato la realizzazione di alcuni pannelli in alluminio da sistemare in diversi punti dell’area protetta, sui quali si ricorda che sono vietate diverse attività. Fra queste, l’uccisione, la cattura e il disturbo nonché il danneggiamento, la distruzione e il prelievo di nidi, tane e uova, quindi l’introduzione da parte di privati di armi da caccia o di ogni mezzo distruttivo e di cattura della fauna selvatica, poi la raccolta e il trasporto di fauna selvatica o parte di essa, rinvenuta con qualsiasi modalità e in qualsiasi tempo e luogo. E ancora l’immissione di specie animali selvatiche o domestiche da parte di soggetti diversi da quelli incaricati dall’Organo gestore, lo svolgimento di gare di pesca sportiva, la raccolta e la distruzione delle seguenti specie vegetali, considerate di particolare importanza naturalistica. Sono ancora vietati l’introduzione di specie vegetali estranee alla flora spontanea.

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