L’Istria gourmet propone il sugo di pollo ruspante

POLA. Anche questo fine settimana in Istria si presenta molto ricco di eventi che vanno dalla gastronomia popolare alla settima arte, quella del cinema. Stasera nella località di Funcici nel...

POLA. Anche questo fine settimana in Istria si presenta molto ricco di eventi che vanno dalla gastronomia popolare alla settima arte, quella del cinema. Stasera nella località di Funcici nel circondario di Pisino, si svolgerà il sesto Festival del pollo ruspante casereccio,destinato a finire in pentola purtroppo per lui. Per la precisione 12 squadre di cuochi di tutta l'Istria si daranno battaglia nella preparazione del sugo più buono ottenuto con questo tipo di carne. Si cucinerà sul fuoco a legna, quindi niente gas, corrente elettrica o altre diavolerie dell'epoca moderna, nel rispetto della genuina tradizione istriana. Per il sugo quello buono, ci vogliono diverse ore di cottura: la gara inizierà alle 14 per concludersi alle 19 quando la giuria sarà chiamata a esprimere il suo giudizio. Poi il sugo di tutte le pentole verrà dato in pasto al pubblico, aggiunto ai fusi o agli gnocchi.

Rimanendo in tema di gastronomia il noto giornalista freelance britannico Ruper Parker, presenza fissa nel portale Huffington Post, afferma che la cucina istriana è semplicemente fantastica. Si sente molto l'influenza della gastronomia italiana dice, tessendo poi lodi per il vino e l'olio d'oliva. E poi un'affermazione a sorpresa: l'Italia si sente più in Istria che in Italia. In questa panoramica degna di segnalazione la mostra etnografica “Povera Istria persa” (il titolo rimane cosi anche negli annunci in croato) che verrà inaugurata questa sera (sabato) a Stanzia Druscovic (una volta si chiamava Villa Pedrola) a pochi chilometri da Verteneglio.

La famiglia Sterle che gestisce il noto agriturismo locale, metterà in mostra macchinari agricoli e l'attrezzatura per la cantina come pure fotografie e oggetti curiosi dei tempi che furono. Nelle immediate vicinanze c'è la Grotta dei marmi che il noto scrittore di viaggi Alberto Fortis visitò nel 1770. Tra le curiosità della grotta, alcune botti di barrique collocate all'interno che sicuramente daranno un vino divino. (p.r.)

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