Lo scalo traghetti di Valbisca diventa polo passeggeri

VEGLIA. Si svolgono a pieno ritmo i lavori di ingrandimento dello scalo traghetti di Valbisca, isola di Veglia, uno dei terminal più frequentati lungo le coste orientali dell’Adriatico. Dalla fine dell’anno scorso le maestranze dell’edile vegliota Krk stanno costruendo la terza banchina, da cui i ferry raggiungeranno la località di Lopar, sull’isola di Arbe. Il cantiere è stato visitato dal vice ministro della Marineria, Trasporti e Infrastrutture (ed ex sindaco di Arbe), Zdenko Anteši„, che era accompagnato da Anželko Petrini„, direttore dell’Autorità portuale di Veglia. Entrambi hanno sottolineato l’importanza del terzo approdo che faciliterà l’imbarco per Arbe, eliminando gli intoppi per traghetti e passeggeri che intendono raggiungere la dirimpettaia località di Smergo (isola di Cherso). Si tratta di un investimento di 15 milioni di kune, cifra che al cambio sfiora i 2 milioni di euro. Metà della cifra è stata coperta dal predetto dicastero, l’altro 50 per cento dall’Autorità portuale vegliota e dalla Regione del Quarnero e Gorski kotar.
«Faremo di Valbisca – ha dichiarato Anteši„ – il polo trasporti passeggeri più importante dell’Adriatico settentrionale». L’ex primo cittadino arbesano ha confermato che i lavori a Valbisca saranno portati a termine nei primi giorni di luglio. Seguiranno collaudo tecnico e il rilascio della licenza d’uso, cosicchè la banchina dovrebbe diventare operativa entro metà luglio. Contemporaneamente sta avvenendo la ristrutturazione di un altro centro imbarco traghetti, quello di Prizna, ai piedi della catena del Velebit (Alpi Bebie) e dal quale si parte in direzione di Žigljen (isola di Pago). Qui i lavori si concluderanno tra una decina di giorni, per un investimento di 9 milioni di kune (1 milione e 180 mila euro). Prizna avrà un terminal che potrà accogliere ferry di grandi dimensioni e in condizioni di sicurezza, anche con cattive condizioni meteo marine.
Andrea Marsanich
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