Lo street food italo-siciliano prende casa in via Diaz

L’ultimo in ordine di tempo è il franchising Orange-ini, approdato in via Diaz. Ma sono tanti gli imprenditori, spesso giunti da fuori città, che hanno investito nell’enogastronomia negli ultimi mesi, nel centro cittadino.
In via Diaz 1/D Orange-ini nasce dall’idea dello chef palermitano Roberto Lombardo, che dopo aver passato cinque anni negli USA, voleva puntare sullo street food americano abbinandolo al cibo di strada siciliano. «L’incontro con tre imprenditori triestini - si legge sulla pagina ufficiale social - ha acceso la scintilla che ha portato alla creazione del brand Orange-ini&co, che guarda alla tradizione, strizzando l’occhio alla modernità. È un format che vuole offrire al grande pubblico svariate declinazioni di arancine, lievitati sia dolci che salati, e quei prodotti che hanno reso celebre la pasticceria siciliana, come i cannoli e le cassatine siciliane».
Sullo street food ha puntato anche Trapizzino, al via lo scorso marzo, in via Cavana 10, catena romana, nata da una pizzeria al taglio a Testaccio nel 2005, famosa per la “scarpetta da asporto” e altre varianti. Nel 2013 il brand si è diffuso in Italia arrivando anche a New York. E al momento dell’inaugurazione, era già stata annunciata la volontà di aprire un altro punto vendita a Trieste.
A luglio poi ecco una nuova “La piadineria”, locale in franchising conosciuto in tutta Italia, che dopo piazza Verdi, ha inaugurato il secondo locale, in via San Nicolò 22A.
Ha aperto più di recente invece Capatoast, all’ interno della Galleria Tergesteo, già presente in tante città italiane. Presenta ai clienti trenta ricette di toast salati e dolci, e anche in questo caso abbinamenti classici o gourmet, sapori d’oltreoceano o della cucina tradizionale italiana, e ancora proposte light, vegetariane o vegane. —
M.B.
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