«Lo voglio»: e frate Vitale è stato consacrato monaco

Messa solenne al Santuario presieduta da padre Benedetto La cerimonia ha previsto anche la consegna della tonaca nera subito infilatagli addosso

GRADO

“Lo voglio”, rispondendo così ad alcune domande, e confermando la sua obbedienza alla regola del fondatore dell’ordine, il Santo Padre Benedetto, fra Vitale ieri mattina è stato consacrato monaco in perpetuo. È questa l’ultima tappa di una lunga preparazione. La consacrazione monacale è avvenuta nel corso della solenne messa celebrata al Santuario della Madonna di Barbana; una celebrazione che è durata ben oltre due ore. Momenti commoventi, con fra Vitale disteso a terra sopra al quale ad un certo momento è stato posto un ampio drappo nero fermato ai lati da quattro candelabri. Di fronte padre Benedetto, il priore del Monastero di Barbana, che ha presieduto la solenne funzione religiosa con la partecipazione del parroco di Grado, monsignor Michele Centomo, don Nadir Pigato e padre Emmanuele Maria Cortesi. Quest’ultimo, assieme al primo dei sacerdoti dei monaci benedettini sbarcati a Barbana, padre Angelo, è stato il testimone dell’avvenuta consacrazione monacale.

La cerimonia ha previsto anche la consegna al nuovo monaco, da parte del padre Priore della tonaca nera che è stata immediatamente infilata addosso a fra Vitale.

La solenne celebrazione è stata trasmessa in diretta in streaming sia sul profilo Facebook del Monastero di Barbana e sia sul canale Youtube della parrocchia. A seguire la cerimonia in diretta sono stati anche i parenti e i monaci benedettini brasiliani poiché, come è noto, i monaci benedettini che sovrintendono al Santuario di Barbana provengono proprio da quel Paese sudamericano.

Attualmente a Barbana ci sono undici monaci benedettini. In chiusura una, se vogliamo, piccola curiosità. In una delle ampolle del celebrante anziché il vino bianco che di solito si vede durante le messe nelle chiese italiane e non solo queste, ieri c’era il vino rosso. Sempre di vino si tratta ma è parsa cosa inconsueta. La spiegazione è che in Brasile questa è un’usanza molto normale; in quel Paese sudamericano non si usa vino bianco per le messe.–

An. Bo.

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