L’oca Ottorino emoziona Con il suo becco di rame un leader nella sua fattoria

I bambini della primaria di Pieris hanno incontrato il simpatico papero che nel 2012 era stato mutilato da una volpe per salvare i compagni 

la storia

Tra i tanti progetti realizzati anche nell’anno scolastico appena conclusosi nelle scuole del territorio di San Canzian d’Isonzo ce n’è uno che di certo è entrato nel cuore di chi ha potuto parteciparvi. È quello culminato nell’incontro tra i bambini delle terze della primaria a tempo pieno di Pieris e “Becco di rame”, l’oca Ottorino, che nel 2012 ha perso il becco nello scontro con una volpe per salvare i suoi compagni di fattoria, ma l’ha ritrovato grazie all’inventiva e alla capacità del veterinario di Spoleto Alberto Briganti.

È stata del resto proprio la storia di “Becco di rame” a parlare loro di come disabilità e diversità possono diventare un punto di forza: Ottorino non solo non è stato allontanato dagli altri animali a causa di un becco così singolare, ma si è guadagnato un posto di leader nella sua fattoria di Montevarchi. Tutto è iniziato, com’è stato spiegato nell’appuntamento finale nella sala del Consiglio comunale del municipio, in vista dell’incontro con i giocatori di basket in carrozzina di Castelvecchio.

Le maestre hanno quindi scelto di leggere proprio il racconto di “Becco di rame” e i bambini l’hanno tradotta in una filastrocca e disegni e racconti che hanno inviato ad alcuni simboli della diversità fattasi forza, come Andrea Boccelli, Alex Zanardi, Bebe Vio, Annalisa Minetti. Dal primo hanno ricevuto una foto autografata e dagli altri dei videomessaggi, tanto toccanti quanto motivanti. Ai bambini Minetti ha spiegato che tutto è possibile, mentre Zanardi ha chiesto di custodire la curiosità che permette di superare le difficoltà. «Si può sempre andare oltre l’ostacolo e l’ispirazione può venire anche da chi ci sta a fianco, chiunque esso sia», ha detto l’ex pilota di Formula 1. E poi c’è Ottorino, che il veterinario Alberto Briganti ha portato a Pieris per farlo conoscere ai bambini e alle loro maestre, all’amministrazione comunale e ai rappresentanti dell’Associazione Cragnolin di San Pier d’Isonzo che ha donato alla scuola i libri. Ormai abituata a essere una star, l’oca si è lasciata accarezzare e salutare. A stupire quel suo becco di rame, realizzato grazie a un’intuizione e al fatto che nel garage di Briganti l’idraulico avesse lasciato delle lastre di rame.

«Siamo stati i primi a realizzare un intervento ricostruttivo del genere – ha spiegato il veterinario –. Ora gli americani producono protesi con le stampanti 3D». Adesso Ottorino, che ha 9 anni, vive con Briganti assieme a Esmeralda, un’altra oca dal becco di rame con cui ha creato la sua famiglia.—

La. Bl.

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