«Logistica a Servola Nessun disimpegno»

Siderurgica Triestina non è intenzionata a disimpegnarsi dalla logistica della Ferriera, ma sta valutando un piano di miglioramento della movimentazione interna delle merci su gomma e ferro. L’azienda...

Siderurgica Triestina non è intenzionata a disimpegnarsi dalla logistica della Ferriera, ma sta valutando un piano di miglioramento della movimentazione interna delle merci su gomma e ferro. L’azienda dell’industriale cremonese Arvedi spiega in un comunicato che l’obiettivo è il riassetto delle attività per garantire efficienza e maggiore sostenibilità ambientale. L'azienda non pensa di cedere a imprese esterne la gestione logistica delle operazioni portuali e della banchina «attività che rappresentano un tassello fondamentale del flusso operativo dello stabilimento e che pertanto continueranno a essere gestite da Siderurgica Triestina». È in corso - prosegue il comunicato - la valutazione dell'attuale organizzazione delle attività stradali e ferroviarie interne alla Ferriera al fine di verificare possibili miglioramenti dei flussi dei materiali necessari alle produzioni del gruppo Arvedi. Tale miglioramento dei flussi dei materiali sulle strade e ferrovie interne alla Ferriera, attualmente in corso, ha anche l'obiettivo di attenuare - si osserva - l'impatto ambientale da questi generato al fine di rendere la Ferriera sempre più sostenibile ed efficiente. «Siderurgica Triestina promuove - conclude la nota -, specificamente su questi temi e in generale sul piano industriale, un effettivo confronto con le organizzazioni sindacali».

Di tutt’altro tono le riflessioni di Pierpaolo Roberti, candidato sindaco e segretario della Lega Nord Trieste. «Nessuna tutela per la salute dei cittadini e troppi interrogativi aperti sul futuro dei lavoratori», riporta un comunicato. «Non vorrei infatti - spiega Roberti - che la decisione di scindere l'attività pulita e redditizia da quella impattante e onerosa possa un giorno consentire al gruppo Arvedi di chiudere la seconda pur avendo intascato soldi pubblici per decine di milioni di euro». «Spero di sbagliarmi e mi auguro che la proprietà e l'amministrazione comunale vogliano fare immediatamente luce sui molti punti bui della questione, sia in relazione al futuro occupazionale di centinaia di triestini che per quanto concerne i continui sforamenti di Pm10, giunti a quota 114 nel solo 2015». «Rimane tuttavia la sensazione - chiude Roberti - che la partita della Ferriera sia stata gestita nel peggiore dei modi dal sindaco uscente, che si è dimostrato incapace di imporre condizioni vincolanti agli investitori».

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