L’omaggio della città a Ceriani e Chersi

La sala conferenze della Biblioteca comunale è arricchita da ieri dalla presenza del busto bronzeo di Emilio Ceriani, irredentista, caduto sul fronte del Carso il 10 novembre del 1915 e insignito...
Bonaventura Monfalcone-13.06.2013 Inaugurazione busto Emilio Ceriani-Biblioteca-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-13.06.2013 Inaugurazione busto Emilio Ceriani-Biblioteca-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

La sala conferenze della Biblioteca comunale è arricchita da ieri dalla presenza del busto bronzeo di Emilio Ceriani, irredentista, caduto sul fronte del Carso il 10 novembre del 1915 e insignito della croce al merito di guerra. Il busto era conservato nella sede di via Boito dell'Isis Pertini, quello che era il "professionale" intitolato proprio a Ceriani, ed è ritornato alla luce al momento dello sgombero dell'edificio, sottoposto a ristrutturazione dalla Provincia. Lo scorso ottobre il dirigente scolastico Salvatore Simoncini lo ha consegnato all'assessore alla Cultura, Paola Benes, che ieri pomeriggio ha illustrato l'iniziativa di collocare l'opera nella sala maggiore della Biblioteca prima della presentazione del libro di Alberto Borioli dedicato all'immediato secondo dopoguerra a Monfalcone. Ad affiancare il busto di Ceriani, opera dello scultore di Mariano Mario Sartori, che come molti prestò la sua opera per il cantiere navale di Panzano, da ieri c'è però anche una targa che ricorda Alberto Chersi, che a Monfalcone fondò e organizzò la prima scuola media e poi il liceo. Tutte figure importanti per la storia della città e di cui quindi va recuperata la memoria e tutte, in qualche modo, legate fra loro, come ha sottolineato l'assessore Benes. «Ceriani, monfalconese irredentista che perse la vita a Sdraussina, che appartenne a quella generazione che tanto contribuì al consolidamento dell'identità sociale e culturale della nostra comunità, incontrò al fronte lo scultore Ferruccio Patuna - ha ricordato Paola Benes, rivolgendosi a Luciana Ceriani, Isa Patuna e Vittoria Candoni Chersi -, che poi a sua volta fu tra i primi insegnanti della scuola diretta da Alberto Chersi». Il busto bronzeo che ritrae Ceriani, realizzato nel 1938, in un primo momento fra l'altro si pensava fosse opera proprio di Patuna, mentre poi divenne evidente che a crearlo era stato Sartori. «Anche lui legato a Monfalcone - ha sottolineato Paola Benes -, perché le sue opere andarono ad arricchire le navi da crociera costruite nel cantiere navale, come avvenne per Marangoni e altri grandi artisti nati nel territorio. A Roma stiamo quindi cercando di recuperarle per riportarle a Monfalcone».(la.bl.)

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