Lorenzo Lotto e la partita doppia un artista imprenditore di se stesso

Un'opera settoriale sulla cultura artistica rinascimentale, ma che probabilmente stuzzicherà anche la mente dei più curiosi proiettati verso altri settori d'interesse. Francesco De Carolis, giovane...
Di Benedetta Moro

Un'opera settoriale sulla cultura artistica rinascimentale, ma che probabilmente stuzzicherà anche la mente dei più curiosi proiettati verso altri settori d'interesse. Francesco De Carolis, giovane docente di Storia dell'arte alla University of New Hampshire, sede italiana di Ascoli Piceno, a 34 anni pubblica dopo il suo dottorato all'Università di Bologna, da buon marchigiano, "Lorenzo Lotto: Il libro di spese diverse" (Eut, pgg. 488, € 35). Nell'opera rispolvera il manoscritto di Loreto, dove Lotto arriva nel 1554 e muore nel 1556. Si tratta di uno strumento di contabilità a partita doppia che l'artista usava per riportare le entrate e le uscite. L'autore lo ritrascrive e lo commenta. Si scopre così un nuovo Lotto, non tanto "disadattato" ma piuttosto un imprenditore di se stesso.

Questo manoscritto è stato mai preso in mano prima d'ora?

«Si conosce già dall'800, sono state pubblicate tre edizioni, ma sono solo trascrizioni, invece io l'ho studiato sia dal punto di vista formale che contenutistico».

Cosa ne emerge rispetto alle precedenti ricerche?

«La personalità di Lotto non è mai stata messa in rapporto alla funzione e al valore formale del manoscritto, cioè di partita doppia, che spesso è stato considerato il diario di Lotto. Ma quest'ultimo ha un altro fine e interesse. C'è un approfondimento sul perché Lotto usi la partita doppia, è abbastanza singolare per un artista questo metodo contabile, tra i principali nel Rinascimento. Era usato soprattutto dai mercanti, in particolare veneziani. La partita doppia è uno mezzo rappresentativo nella storiografia rinascimentale quindi sottolineo questo dettaglio in rapporto all'uso che ne fa Lotto, raccontato sempre come personaggio inquieto, malinconico, con molti risvolti sentimentali, incompreso, ma in realtà è un artista che sa stare nel suo tempo. Si nota il valore e la grande innovazione tecnica contabile che sfrutta, sapendo che la partita doppia riesce a definire pienamente il valore dell'attività e degli oggetti».

Lotto quasi dunque un imprenditore di se stesso…

«Sì, si comprende come sfrutti diversi registri artistici, soprattutto nella realizzazione dei ritratti, che sono concepiti in diversi formati e occasioni, e cerca di aggraziarsi la committenza più importante di cittadine come Treviso e Ancona».

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