Lucinico, nuovi furti di rame al cimitero

Spartiti vasi e arredi dalle tombe. Stabon: «Sono schifato. Non c’è rispetto». Forse già individuati i responsabili
Bumbaca Gorizia cimitero Lucinico ©Foto di Roberto Coco
Bumbaca Gorizia cimitero Lucinico ©Foto di Roberto Coco

di Francesco Fain

Spariti vasi in rame. Letteralmente sradicati portavasi e altri contenitori dalle tombe. Strappata dalla sua sede una testata realizzata sempre nel medesimo materiale.

Non c’è davvero pace per il cimitero di Lucinico. Negli ultimi giorni si sono verificati sgraditi e sgradevoli raid ladreschi nel Camposanto, complice anche il fatto che - di notte - i portoni vengono solamente avvicinati ma non chiusi a chiave.

Secondo alcune indiscrezioni (che, purtroppo, non è stato possibile verificare direttamente), la Polizia avrebbe individuato gli autori di queste incursioni: si tratterebbe di due persone del luogo. Nelle prossime ore, probabilmente, se ne saprà di più. «Le segnalazioni che mi sono giunte sono molteplici - denuncia Giorgio Stabon, presidente del Consiglio circoscrizionale di Lucinico -. Effettivamente sono stati rubati diversi vasi oltre a una testata interamente realizzata in rame. Mi risulta anche che siano stati letteralmente “strappati” dalle lapidi alcuni portavasi che erano stati imbullonati alla base».

Ieri mattina, il parroco don Walter Milocco, prima di concludere la celebrazione della messa, ha fatto anche un appello ai fedeli affinché verificassero di persona se manca «qualcosa» dalle tombe dei propri cari. E, infatti, ieri mattina in molti sono andati al Camposanto. «Pure il sottoscritto ha effettuato un sopralluogo assieme ad altre persone. E abbiamo “scoperto” che, in un angolo del cimitero, erano stati ammonticchiati alcuni vasi e arredi delle tombe che probabilmente sarebbero stati portati via in un secondo momento. Un commento? Sono schifato. Letteralmente. Queste persone dimostrano non solo di non avere rispetto per i vivi e per le famiglie che hanno lì i propri cari ma anche per i morti. Non ho parole».

Non è la prima volta che il cimitero lucinichese entra nel mirino dei malviventi. Nel luglio scorso, lo ricordiamo, alcuni pannelli di rame dello spessore di diversi centimetri, del valore di circa 11 mila euro, erano stati asportati dallo stesso Camposanto. In quel caso, gli ignoti si erano introdotti nell’area cimiteriale alla periferia del capoluogo isontino, staccando dalla sommità di alcuni manufatti di recente realizzazione le coperture in rame posizionate per proteggere i loculi che si trovano nella nuova ala della struttura. Era stata un’«operazione chirurgica»: determinati, i ladri avevano colpito dimostrando di avere le idee molto chiare.

Non è dato sapere se la mano sia sempre stata la stessa. Si perpetua, comunque, il furto di rame che tocca oggi anche i cimiteri cittadini: ed è questo il dato che maggiormente preoccupa i cittadini che vedono in pericolo anche le tombe dei propri cari.

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