Lucinico, «ridateci il centro prelievi» Chiuso da fine giugno

Il presidente del Consiglio comunale Roldo alza i toni della protesta ma Moretti (Pd) rassicura: «Serve soltanto un po’ di pazienza»
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia Rinaldo Roldo © Foto di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia Rinaldo Roldo © Foto di Pierluigi Bumbaca

Era il 13 dicembre scorso. Il consigliere regionale Diego Moretti, che si occupò personalmente della questione, annunciò che la vicenda dell’ambulatorio prelievi de “La Salute” stava andando verso la sua conclusione positiva. Insomma, il servizio sarebbe stato riattivato in tempi brevissimi per la soddisfazione dei tanti utenti (soprattutto anziani) dell’ambulatorio.

Ma il tempo è passato e il servizio è ancora chiuso. A Lucinico, la pazienza ha raggiunto ormai il livello di guardia. Le proteste nei confronti dell’amministrazione regionale e dell’Aas Bassa Friulana-Isontina (rei di aver “stoppato” l’attività) stanno crescendo a dismisura. A farsene portavoce Rinaldo Roldo, presidente del Consiglio comunale. «Evidentemente, il Pd conta come il due di briscola se eminenti personaggi di quel partito (Moretti, ndr) non riescono a farsi valere con l’amministrazione regionale del loro stesso colore. “La Salute”, negli anni, ha ricevuto anche dei finanziamenti pubblici per crescere e svilupparsi e oggi fanno di tutto per affossarla. Stanno boicottando “La Salute”: scrivetelo a carattere cubitali».

Roldo ripercorre la triste vicenda. «Alla fine di giugno, l'attività dell'ambulatorio prelievi - rammenta - venne sospesa direttamente dalla onlus di Lucinico a causa dell'improvvisa interruzione delle forniture da parte dell'Azienda sanitaria del materiale necessario a effettuare i prelievi: quindi fiale, aghi, campane, vasetti e altri contenitori speciali. A questa interruzione seguirono le rassicurazioni da parte dell'Aas e l'annuncio che il servizio sarebbe potuto essere riattivato dopo all'elaborazione di un protocollo di sicurezza. Poi, venne tirata in ballo la convenzione che già c'era e non era assolutamente in scadenza. Si disse che bisognava rivederla. Il tempo è passato ed è arrivata una bozza di dodici righe. Sembrava fatta».

Sembrava talmente fatta, denuncia Roldo, che la stessa Ass fece sapere che il servizio poteva riaprire nell'arco di pochissimi giorni. «Ma così non è stato. Il servizio continua a rimanere chiuso con tutte le conseguenze e i disagi per i cittadini che ben possiamo immaginare. È ora di finirla. Ripeto: siamo pronti a dare vita a una manifestazione di protesta se le cose non cambieranno».

La risposta di Diego Moretti? «Le carte sono tutte pronte: queste, almeno, sono le rassicurazioni del direttore sanitario dell’Aas Bassa Friulana-Isontina - sottolinea il consigliere regionale targato Pd -. Ci vuole ancora un po’ di pazienza».

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