Lucinico, rinnovata la sede della Cassa rurale

Una sede rinnovata. Più bella, più funzionale e rispettosa dell’ambiente da un punto di vista energetico. A 33 anni dalla sua costruzione la sede centrale della Cassa rurale ed artigiana di Lucinico,...
Bumbaca Gorizia 17_09_2016 CRA rinnovo sede Lucinico © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 17_09_2016 CRA rinnovo sede Lucinico © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Una sede rinnovata. Più bella, più funzionale e rispettosa dell’ambiente da un punto di vista energetico. A 33 anni dalla sua costruzione la sede centrale della Cassa rurale ed artigiana di Lucinico, Farra e Capriva è stata rimessa a nuovo. Ieri, l’inaugurazione cui hanno preso parte fra gli altri anche il sindaco Ettore Romoli e Giuseppe Graffi Brunoro, presidente della Federazione delle banche di credito cooperativo del Fvg.

Da aprile 2015, quando hanno preso il via gli interventi, il cantiere ha infatti convissuto con la normale attività di sportelli e uffici, riducendo i tempi ed evitando di dover traslocare in una sede temporanea. Una compresenza resa possibile dalla professionalità di chi ha eseguito i lavori, oltre che grazie alla disponibilità e pazienza di clienti e dipendenti della Cassa. A fare gli onori di casa in occasione del taglio del nastro è stato il presidente della Cassa, Renzo Medeossi, che ha rimarcato come i lavori di ristrutturazione abbiano un significato ben preciso. «L’inaugurazione dei rinnovati locali della nostra sede vuole manifestare la volontà di continuare l’attività di servizio all’economia locale avviata a Capriva il 22 marzo del 1896. La Cassa di Capriva fu la prima di oltre 90 istituzioni cooperative avviate per iniziativa di monsignor Luigi Faidutti, poi confluite nella Federazione dei consorzi cooperativi: 120 anni non sono un traguardo di poco conto, ben poche sono le aziende altrettanto longeve che operano in queste terre. La nostra banca, così come le consorelle, non è sopravvissuta per tanti anni in particolare tra le due guerre mondiali e nei primi anni 50 perché dotata di mezzi e capitali. La nostra forza è sempre stata l’unità dei soci che hanno lealmente e mutualisticamente messo insieme i loro piccoli risparmi in un vincolo di solidarietà che oggi ci pare fuori dal tempo. Eppure intorno all’allòra responsabilità illimitata dei soci si è costruito quel capitale di fiducia che, quando i tempi sono cambcambiati in meglio, hanno trovato la banca pronta a crescere rapidamente e raggiungere risultati impensabili per i nostri fondatori». I valori fondanti del credito cooperativo hanno permesso alla Cassa rurale di essere al passo con i tempi. «Dal 2008 il vento dell'economia è purtroppo cambiato e alla rapida crescita sono seguiti anni in cui sono stati i patripatrimoni accumulati a fare la differenza e a consentirci di parare il colpo di una crisi dalle dimensioni e dalla durata assolutamente impreviste. La previsione statutaria che, in forza della legge di riforma del credito del 1993, ci obbliga ad accantonare almeno il 70% degli utili a riserve si è rivelata lungimirante e decisiva per consentire al nostro sistema di superare escluesclusivamente con i propri mezzi le conseguenze della crisi. L’odierna inaugurazione guarda perciò con fiducia al domani, nella convinzione che ci sarà ancora spazio per il credito cooperativo e soprattutto che non viene meno il suo ruolo di promotore e difensore delle economie locali».

Nel suo discorso il presidente Medeossi ha anche parlato della riforma del credito cooperativo: «Con l’occhio rivolto al futuro confidiamo che la riforma del credito cooperativo saprà unire al meglio le nostre forze. Decisiva sarà la definizione del cosiddetto “patto di coesione” ovvero del contratto che legherà le singole banche alla o alle banche capo-gruppo. La tentazione di farci diventare un “blocco unico”, comprimendo fortemente le autonomie delle singole banche, è sempre in agguato».

(fra.fa.)

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