L'Ue blinda la terza corsia della A4

TRIESTE. Il Piano Juncker avvicina il traguardo della terza corsia autostradale sulla A4. Secondo fonti comunitarie raccolte dal Sole 24 Ore, il progetto del presidente della Commissione Ue prevede per l’Italia 2 miliardi di nuovi finanziamenti per due interventi infrastrutturali sulla rete autostradale - uno di Autovie Venete, l’altro della Pedemontana - e di prestiti alle piccole e medie imprese.
Non si tratta in realtà di soldi freschi, precisa l’amministratore delegato della concessionaria Fvg Maurizio Castagna, ma di garanzie bancarie (pare per circa 600 milioni a favore della terza corsia) «che ci potrebbero consentire di finanziare l’intero tratto tra Palmanova e Portogruaro, con un vantaggio anche per la Regione date che verrebbero meno le garanzie pubbliche sull’opera».
La buona notizia si concretizzerebbe tra l’altro in tempi brevi, già in autunno. Motivo in più per Debora Serracchiani per commentare con grande soddisfazione: «Sapevamo che la terza corsia è riconosciuta di interesse strategico per l'Europa, anche grazie all'attenzione diretta del governo che già in occasione dell'Ecofin dello scorso marzo l'aveva inserita nella sua short list. Questa notizia è una buona conferma».
I dettagli tecnici li spiega quindi Castagna: «A quanto risulta si sta parlando di garanzie che la Banca europea degli investimenti potrà dare a Cassa depositi e prestiti e altri istituti finanziari alle migliori condizioni di mercato, dato che l’intero progetto è stato appunto riconosciuto meritevole di una “copertura” comunitaria».
Le cifre? La garanzia Bei toccherebbe i 600 milioni per l’allargamento della Trieste-Venezia, una prima fetta italiana all’interno di un Piano che, proprio tramite le garanzie del Fondo europeo per gli investimenti strategici, punta a sbloccare 315 miliardi nel prossimo triennio. Ma non si tratta appunto di fondi strutturali o di prestiti a fondo perduto, bensì di garanzie tali da convincere il mondo del credito a sostenere opere ritenute virtuose.
Proprio come la terza corsia di un asse autostradale, rimarca Serracchiani, «inserito nella rete europea dei trasporti. Il progetto - ricorda ancora la presidente del Fvg, nonché commissario A4 -, nella nuova formulazione presentata da una società affidabile come Autovie Venete, ha tra l’altro recentemente superato una approfondita e rigorosa istruttoria da parte dei tecnici della Bei che lo hanno ritenuto del tutto bancabile».
Con 600 milioni di garanzie Ue, la Regione dovrebbe innanzitutto riuscire a liberarsi dell’impegno sottoscritto con Cdp: una lettera di “patronage”, richiesta dall’ente, che impegna a garanzia 120 dei 150 milioni a suo tempo messi in campo con legge regionale sul fronte della A4. E soprattutto vedere finanziato l’intero tratto ritenuto prioritario, quello tra Portogruaro e Palmanova: 900 milioni di cantieri da avviare nei prossimi due anni, la somma dei 60 milioni necessari per la Gonars-Palmanova, dei 49 milioni per il nodo di Palmanova, dei 442 milioni per la Gonars-Alvisopoli e dei 163 milioni per la Alvisopoli-Portogruaro, cui si aggiungono un centinaio di milioni di “code” relative al primo lotto e altri costi per opere accessorie.
Il cronoprogramma è confermato. «Si partirà con il primo stralcio del quarto lotto, da Gonars a Palmanova - spiega Castagna -, il cui contratto dovrebbe essere formalizzato entro settembre, mentre a fine anno è in agenda la definizione delle procedure per il terzo lotto».
Sempre da fonte Ue si apprende inoltre che la garanzia a valere sul Piano Juncker è stata attivata sin qui per un solo prestito Bei, da 100 milioni, in favore delle Acciaierie Arvedi per la modernizzazione degli impianti. «È apprezzabile quando un'azienda italiana riesce ad accedere a risorse europee per sviluppare la sua attività - rileva Serracchiani -. E ovviamente non possiamo sottovalutare il fatto che gran parte di quelle risorse saranno investite in regione».
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