Lupi fissa i paletti per i pedaggi scontati

Riduzioni per chi copre almeno venti volte al mese tratte sotto i 50 chilometri. Rischio stangata sugli incassi di Autovie
Altran Mf-code auto Lisert
Altran Mf-code auto Lisert

TRIESTE. In Autovie Venete la preoccupazione aumenta: ai pendolari in A4 dovrà essere riconosciuto uno sconto del 20% sul pedaggio proprio come chiede Maurizio Lupi. Il ministro infatti, il giorno dopo l’incontro con Aiscat, precisa i criteri di applicazione del provvedimento anti-rincari: un minimo di 20 viaggi andata e ritorno al mese e una percorrenza sino a un massimo di 50 km, e dunque non come era parso inizialmente di «almeno 50 km». Un guaio per una concessionaria che già dovrà fare i conti nel 2014 con minori incassi, a parità di traffico (tutto da verificare), per 8,2 milioni di euro.

Effetto rincari

L’aggiornamento tariffario di inizio anno ha un doppio contraccolpo sulla concessionaria regionale. Da un lato è inferiore a quanto previsto nel Piano finanziario finalizzato a reperire risorse per la terza corsia, dall’altro è comunque un salasso sull’utente. E stavolta, vista l’ondata di proteste in tutta Italia, il ministero ha dovuto pianificare l’operazione abbonamenti. Per Autovie significa rinunciare a nuove entrate oltre a quelle già previste a causa di un aumento tariffario contenuto rispetto alla sua richiesta di fine 2013.

I ricavi da pedaggio

Nell’ultimo bilancio approvato, l’esercizio 2012/13, i ricavi da pedaggio della concessionaria si attestano a quota 142.922.085 euro, in crescita del 7% rispetto ai 133.632.568 del 2011/12, una percentuale inferiore all’incremento del ticket (+12,93% nel 2012, +12,63% l’anno scorso) in quanto il traffico veicolare è diminuito del 5,6%.

I minori incassi

Ancora peggio andrà nel 2014 visto che dallo scorso primo gennaio la società Fvg è stata autorizzata ad aumentare le tariffe del 7,17%, oltre 5 punti e mezzo in meno del 12,91% inserito nella richiesta ai Trasporti. La differenza è di circa 8,2 milioni tra un incasso supplementare di 18,4 milioni (applicando il 12,91% di aumento sui 143 milioni del precedente esercizio) e uno invece di “soli” 10,2 milioni (applicando il 7,17%). Sempre che i traffici restino in linea con l’anno scorso, ed è un’ipotesi che, visti gli ultimi aggiornamenti di Autovie, è alquanto improbabile.

Gli abbonamenti

Il secondo problema, vicenda degli ultimi giorni, è quello degli sconti da prevedere a vantaggio di pendolari e camionisti. Lupi, nell’incontro dell’altro ieri con Aiscat, è stato chiarissimo: si deve ragionare su abbonamenti che consentano riduzioni mensili fino al 20% con una modulazione progressiva a scendere al variare del numero dei viaggi sino a una soglia minima da concordare. Un input che le concessionarie dovranno raccogliere in fretta: il ministro intende far decollare gli sconti sin da inizio febbraio. «In un momento difficile come questo – ha spiegato – si tratta di un importante segnale di aiuto a chi, per lavoro o studio, deve spostarsi quotidianamente. Ed è un segnale che vogliamo dare indipendentemente da quanto dovremo fare sugli aspetti regolatori delle tariffe».

Le simulazioni di Autovie

Al ministero attendono una risposta dal sistema autostradale per l’inizio della prossima settimana. E in Autovie ci si è messi subito al lavoro. In particolare sono state chieste simulazioni all’ingegnere del traffico Fiorella Honsell. Con Emilio Terpin, il presidente della concessionaria, che ritiene comunque improbabile poter avere in pochi giorni una stima verosimile di quanti possano essere i pendolari potenzialmente interessati.

L’autotrasporto

Dopo di che andranno anche monitorati i transiti degli autotrasporti, la seconda categoria che Lupi intende tutelare. Il sindacato Unatras, che il 22 gennaio sarà a colloquio con il sottosegretario Girlanda, chiede all'Aiscat un incontro urgente per aprire un tavolo di confronto per ottenere sconti sui pedaggi per il sistema. Unatras sollecita inoltre a Lupi rassicurazioni «affinché anche il governo assecondi questo percorso confermando la necessità di recuperare gli aumenti ingiustificati concessi dal primo gennaio 2014, tramite sconti direttamente al casello a valere sulla fatturazione mensile delle imprese».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo