L’Ute per i suoi 30 anni si regala 97 corsi

L’attività presentata in Municipio da Mario Ascari e Maria Marsich Mancini
Bumbaca Gorizia 12.10.2015 Comune, pres Unitre Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 12.10.2015 Comune, pres Unitre Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Storia locale, strategia militare (con molta attenzione al pericolo dell’Isis), educazione finanziaria (specie rivolta agli anziani: prevenire i raggiri è meglio che curarli, si sa) e molto altro. Perché, nel suo 30.mo anno accademico, i corsi dell’Università della Terza età di Gorizia sono ben 97 (di cui 10 nuovi) e tutti, ovvio, non si possono elencare. Di certo, l’Ute desidera continuare a dialogare con il territorio, a confrontarsi con l’attualità: non a caso ha da poco aperto una pagina Facebook che si aggiunge al suo sito Internet. In fondo, per iscriversi al sodalizio basta avere solo 18 anni. La sua proposta didattica è stata illustrata ieri, a Gorizia, in municipio da Mario Ascari e Maria Marsich Mancini, rispettivamente presidente e vicepresidente del sodalizio: «una proposta sì divulgativa ma di alta divulgazione», ha puntualizzato la Marsich mentre Ascari ha desiderato evidenziare i rapporti fecondi che l’Ute vanta con altre, importanti realtà goriziane, ad esempio con la Fondazione Carigo, con lo Ial, con il Teatro Verdi. E quest’anno, ad esempio, l’Ute propone un corso di giardinaggio tenuto dagli Amici del Giardino Viatori. Venerdì 16 ottobre, al Kulturni center Lojze Bratuz, alle 16.30, Alessandro Quinzi dei musei provinciali parlerà di Giuseppe Tominz in vista del 150.mo della morte del pittore goriziano, avvenuta a Gradiscutta nel 1866: e sarà questa l’inaugurazione del nuovo anno accademico. Quindi, il lunedì seguente i corsi cominceranno e appunto ieri sono stati illustrati mentre l’assessore comunale al Welfare, Silvana Romano, ha parlato dell’Ute come di “una realtà importante per tenere vive le persone e le loro menti”; è intervenuto anche Armando Tagliani del consiglio direttivo del sodalizio.

Cominciate la settimana scorsa, le iscrizioni, naturalmente, continuano e con prezzi invariati rispetto lo scorso anno: la quota di euro 65 permette, oltre a partecipare all’assemblea dei soci, di frequentare tutti i corsi esclusi quelli di informatica, di lingue ed esclusi i laboratori di arte creativa per i quali occorre aggiungere un supplemento di euro 15. Ma l’Ute dispone anche di una biblioteca di 3500 libri circa che può essere utilizzata anche dai non soci. Inoltre, nell’aprile 2016 organizzerà la rassegna intitolata a Bruno Leon, a lungo componente del consiglio direttivo: una rassegna biennale di cori delle università della Terza età del territorio e della Slovenia. E se questo sarà il suo 30.mo anno accademico, l’Ute, essendo nata nell’86, festeggerà al meglio l’importante traguardo nel 2016. Un momento che, probabilmente, ancora una volta la collocherà “al di fuori del recinto di via Baiamonti, dove ha sede”, secondo le parole di Mario Ascari, e in una posizione di rilievo nella vita cittadina. Alex Pessotto

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