M5S perde pezzi: altri dieci via. Fra i nomi Prodani e Rizzetto

Secondo l'Ansa, un'ampia fronda di dissidenti si prepara ad abbandonare il movimento in vista del voto per il Colle
Aris Prodani e Walter Rizzetto (archivio)
Aris Prodani e Walter Rizzetto (archivio)

Il voto per il Quirinale rompe un nuovo argine dentro i Cinque Stelle: una ampia fronda di dissidenti, una decina (fra cui ci sarebbero il triestino Aris Prodani e il friulano Walter Rizzetto), si prepara ad abbandonare il movimento mentre Grillo e Casaleggio cercano di uscire dall'angolo richiamando alla loro responsabilità i parlamentari del Pd.

Tra molti di loro, riferisce l'Ansa, serpeggia scontento per essere stati tenuti alla larga dalle decisioni sul Quirinale. Mugugni che in alcuni casi hanno dato la stura alla decisione a lungo meditata di lasciare il gruppo parlamentare. Martedì usciranno allo scoperto: hanno convocato una conferenza stampa per spiegare la scelta che, stando alle indiscrezioni, dovrebbe riguardare poco meno di una decina di parlamentari, per lo più deputati. Nomi non se ne fanno anche se nessuno si stupirebbe di vedere tra loro i protagonisti di una lunga stagione all'opposizione dentro il Movimento.

Dai noti Walter Rizzetto, Aris Prodani, Tancredi Turco, Sebastiano Barbanti, passando per Gessica Rostellato e Marco Baldassarre. Tra i possibili fuoriusciti ci dovrebbe essere anche il senatore Francesco Molinari: anche per lui il metodo poco condiviso per l'elezione del Capo dello Stato sarebbe stato l'ultimo dei "tradimenti" dello spirito originario del M55 a fargli prendere la decisione. «Ora anche le "quirinarie" ci hanno rubato. Del sogno originario non resta più nulla» twitta infatti il senatore.

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