Madriz: «Incontrerò i comitati anti-movida»

La Confcommercio è aperta al confronto: «Diciamo no alla città-dormitorio e al muro contro muro. Troviamo assieme una soluzione condivisa»
«L’alleanza anti-movida fra i comitati dei cittadini di Gorizia, Trieste, Udine e Pordenone? Ho letto, ho letto. Che dire? Con il muro contro muro non si va da nessuna parte. Non ci siamo mai sottratti, come associazione, a un tavolo di confronto ma questo deve e dovrà svolgersi nell’ottica di un dialogo costruttivo e non certamente di una repressione».


Gianluca Madriz, presidente provinciale della Confcommercio, risponde così alla mobilitazione dei cittadini contro gli schiamazzi notturni.


I comitati


affilano le armi


È notizia di ieri che i comitati “Gorizia Vivibile” e “Accendi il Silenzio” (di Pordenone, Sacile, Maniago), con l’associazione “Aqua Nova” (Pordenone), tutti membri del coordinamento nazionale No Degrado e Mala Movida, stanno lavorando per creare, con le associazioni ed i comitati di Trieste ed Udine, un «unico fronte comune friulano per fronteggiare e combattere gli effetti nocivi ed insopportabili prodotti da inquinamento acustico e degrado quali presenze ormai immanenti nei centri urbani grandi e piccoli della regione». Un annuncio che non è passato inosservato alla Confcommercio e al suo numero uno.


«Già nel passato, con un altro sindaco, c’erano stati degli incontri con i comitati. E la storia ci insegna che, con il muro contro muro, non sono state trovate soluzioni apprezzabili per nessuno. Un tanto per dire che deve esserci apertura per arrivare a una convivenza rispettosa. Le attività devono poter lavorare e devono poter vivere. Altrettanto: il cittadino deve poter dormire. Sono convinto che una convivenza è possibile ma bisogna mediare».


Il rischio


della città dormitorio


Aggiunge Madriz: «Se vogliamo la città dormitorio possiamo obbligare le attività a non proporre più musica. Ma se vogliamo una città viva, come penso tutti auspichino, dobbiamo trovare una strada da percorrere assieme. Sono pronto a incontrarli, sebbene io, come rappresentante della Confcommercio, non posso decidere nulla. Ci sono, sicuramente, delle leggi da rispettare ma c’è anche una regola non scritta che si chiama buonsenso. Ecco: a me piacerebbe prevalesse il buonsenso e il ragionamento condiviso in questo prossimo incontro, non dimenticando mai che dobbiamo dare futuro alle attività economiche e agli esercizi pubblici».


Madriz si dice favorevole all’intrattenimento ma non alla musica sparata a palla. «Mi pare che i miei soci rispettino le norme e anche la famosa ordinanza anti-schiamazzi. Se dovessero esserci casi che vanno al di fuori del seminato, faremo dei controlli e cercheremo di riparare».


Apertura al dialogo


e al confronto


Insomma, massima apertura da parte della Confcommercio a dialogare e a confrontarsi. Ma senza chiusure preconcette e senza muri. Questa la linea della Confcommercio in risposta all’azione, che sta diventando sempre più pregnante e incisiva, dei comitati dei cittadini che si battono per la quiete pubblica.


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