Malore fatale per l’artigiano Giorgio Bosio Il 112: «Nessuno ha provato a rianimarlo»
. Si è spento all’improvviso ieri mattina a Duino Giorgio Bosio, uno degli ultimi grandi panificatori del Monfalconese. Aveva 63 anni. Il malore fatale l’ha colto dopo aver consegnato della merce. Sulla dinamica dell’accaduto la pesante testimonianza di un operatore del 112: «Nessuno ha provato a rianimarlo».
Giorgio Bosio era originario di Mantova ed era orgoglioso delle sue origini, ma amava tanto questo territorio. Sotto choc, profondamente addolorati, la moglie Serena, il figlio Gianfranco con l’amato nipotino Umberto e la famiglia intera. Dolore e commozione tra i dipendenti del “Bistrot Bosio” di Staranzano e Monfalcone. Cordoglio anche dei numerosi clienti che chiedevano informazioni sul motivo per il quale in vetrina campeggiasse l’avviso “Per motivi familiari il negozio resterà aperto fino alle 14”.
Il figlio Gianfranco, affranto, ha stagliato la figura del padre, un uomo amatissimo in paese, una persona estremamente gentile e rispettosa. Un padre troppo presto strappato alla vita: «Stamattina (ieri ndr) mio papà ha avuto un improvviso arresto cardiaco. Stava bene, era appena stato una settimana a Parigi per lavoro. Se ne va un grande imprenditore, era una persona attaccata in maniera smisurata al territorio, amava questo mestiere, ha fatto mille sacrifici donando tutto se stesso per questa azienda e permettere a noi di andare avanti. Lui è stato l’ultimo panettiere di Staranzano. Era una persona ben voluta aveva un sorriso per tutti. L’altra sera ci eravamo sentiti per parlare oggi di lavoro dopo la fiera a Parigi e a Rimini e portare avanti alcuni progetti che avevamo già in programma».
Cordoglio del sindaco di Staranzano, Riccardo Marchesan: «È una notizia che ci lascia sgomenti e addolorati e come amministrazione siamo vicini alla famiglia. Giorgio Bosio era una bella figura, un uomo per bene, laborioso e serio».
Nel 2017 il Comune lo aveva insignito del Sigillo Terentiano per aver trasmesso ai giovani staranzanesi – come recitava la motivazione – «l’amore per il prodotto del territorio, frutto di grande sacrificio ed entusiasmo». E lui aveva ribadito con orgoglio: «Nella mia bottega si entra da giovani e si esce in pensione. Il segreto del successo per questo lavoro sono qualità, semplicità e riconoscenza, con l’aggiunta della familiarità nel rapporto di lavoro con i dipendenti».
L’azienda era nata nel 1937 con i nonni Mario e Assunta Degano, albergatori friulani che comprarono un panificio a Monfalcone in via Regina Elena (l’attuale viale San Marco) diretto dalla madre, dal papà, sposi nel 1950. Dal 1970 i Bosio hanno la sede stabile a Staranzano con 15 dipendenti. Oltre al compianto papà Giorgio, con mamma Serena alla guida dell’azienda il figlio Gianfranco. Negli ultimi anni il sogno, concretizzato con esiti brillanti, di aprire un bistrot parigino a Staranzano. C’è un punto vendita anche a Monfalcone in via Callisto Cosulich. «Siamo affranti e attoniti per l’improvvisa scomparsa di un uomo che ha fatto investimenti importanti a Staranzano, ma anche a Monfalcone, un imprenditore di spessore e una bella persona».
Così il sindaco Anna Cisint: «Siamo vicini alla sua famiglia in questo tragico momento», ha concluso. —
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