Malore in pausa pranzo, morto uomo di 58 anni

L’episodio da “Genuino” in via delle Beccherie. Per soccorrere il cliente, la titolare ha usato il defibrillatore di piazza della Borsa
Lasorte Trieste 27/03/19 - Genuino
Lasorte Trieste 27/03/19 - Genuino



Il malore durante la pausa pranzo nel locale in quel momento affollato da impiegati e studenti. Gli sforzi fatti da clienti e camerieri per prestare le prime cure. La corsa disperata verso Cattinara, dove però non c’è stato nulla da fare. È la sequenza dei momenti costati la vita ad un uomo di 58 anni, colpito probabilmente da infarto mentre mangiava da “Genuino” in via delle Beccherie e morto poco dopo l’arrivo al Polo cardiologico dell’ospedale.

Tutto è accaduto poco dopo le 13. L’uomo è entrato nel fast food con prodotti a km zero insieme ad un’amica, a cui aveva detto di non sentirsi bene da un po’ di tempo. Improvvisamente è crollato a terra, come detto colpito presumibilmente da un attacco cardiaco. La scena è avvenuta sotto lo sguardo spaventato di molti clienti. Tra loro c’era anche una dottoressa che, immediatamente, ha iniziato a praticare il massaggio cardio-respiratorio sull’uomo.

A darsi da fare per prestare aiuto al cliente colto da malore è stata però anche la titolare del locale, Giovanna Lanza. La donna, ricordandosi di aver letto pochi giorni fa sul Piccolo dell’installazione di un nuovo defibrillatore in piazza della Borsa, è subito corsa a prendere il prezioso strumento, mentre i dipendenti hanno contattato il 112, che ha inviato l’ambulanza arrivata in pochi minuti. Quello di piazza della Borsa, in effetti, è uno degli tre defibrillatori presentati dall’amministrazione comunale: gli altri sono destinati a piazza Sant’Antonio e piazza Hortis.

Agli operatori intervenuti sul posto, però, la situazione è apparsa subito molto critica. Nessuno tuttavia si è dato per vinto: le manovra di rianimazioni sono proseguite per oltre 50 minuti, sempre sotto gli occhi dei clienti, rimasti in totale silenzio per tutta la durata delle manovre del 118. Alla fine l’uomo è stato portato al Polo cardiologico di Cattinara. Una volta arrivato però i medici si sono dovuti arrendere: per lui non c’era più nulla da fare. —



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