Mamma, papà-bagnino e gemellini “adottati” da tutto lo stabilimento

GRADO. “Benvenuti Francesco e Antonio!” È lo striscione, di colore azzurro, appeso nell’area della piscina dello stabilimento Airone di Grado Pineta. Saluta i gemellini nati prematuramente...
GRADO. “Benvenuti Francesco e Antonio!” È lo striscione, di colore azzurro, appeso nell’area della piscina dello stabilimento Airone di Grado Pineta. Saluta i gemellini nati prematuramente - ricoverati al Burlo Garofolo di Trieste da quasi tre mesi - ma finalmente dichiarati fuori pericolo tanto che fra poco potranno essere dimessi. Avrebbero dovuto nascere il 22 agosto prossimo e invece sono venuti alla luce il 19 maggio. Francesco e Antonio non hanno solo mamma e papà, ma anche tanti “zii” che li hanno “adottati”: i fedeli bagnanti dell’Airone. Poiché il papà è da 8 anni il bagnino di quello stabilimento.


E così dai momenti iniziali, durati a lungo, di grande paura si è passati alla grande gioia. Per questo i bagnanti dell’Airone hanno voluto fare una semplice ma grande festa a sorpresa al bagnino, Luca Pecoraro nativo di Nocera Inferiore ma residente a Gorizia da diversi anni, assieme alla compagna Nicole Marcocig. Lei era stata avvisata, ma per il bagnino è stata una sorpresa. Quando il bagnino stava per finire il servizio, dopo una splendida giornata di sole, un suo collega l’ha bendato e poi accompagnato al punto della festa aperta dallo striscione di benvenuto ai gemellini. E dove c’era anche Nicole, la sua compagna, ad attenderlo. «È stata davvero una grande sorpresa – dice Luca – ho instaurato un ottimo rapporto con tutti ma non credevo tanto... Non so come ringraziarli».


Pecoraro era arrivato a Gorizia a 24 anni durante il servizio militare e nei tre anni con la cavalleria motorizzata Pozzuolo ha conosciuto la sua compagna tanto da decidere di fermarsi, trovando quindi l’opportunità del lavoro a Grado. Un posto che al proprio bagnino si è affezionato e spera di poter vedere presto i suoi figli. Ecco che dai grandi momenti di tensione, davanti all’incubatrice, si è passati gradatamente ai piccoli miglioramenti, per arrivare con tanti sospiri di sollievo a alla festa per Francesco e Antonio. «Devo ringraziare davvero molto – dice il bagnino – tutti quelli del Burlo che in questi mesi si sono adoperati, e continuano a farlo, per i nostri piccini».


«Noi fedeli dell’Airone, e siamo in tanti, – dice una delle promotrici della festa a sorpresa, Caterina Battigello – abbiamo sofferto con lui, con Luca e la sua compagna, ma ora siamo davvero felici. E per questo abbiamo voluto dimostrargli quanto siamo loro vicini». E lo si è visto domenica sera quando, attorniato da palloncini e fiocchi azzurri, gli è stata tolta la benda dagli occhi e Luca Pecoraro si è trovato di fronte a «qualcosa che non avrei mai pensato lontanamente». E cioè il benvenuto ai gemellini da parte di tante persone. Una festa, che si è conclusa con il brindisi offerto dai titolari dello stabilimento Airone, che ha fatto capire, anzi ribadire, un’altra cosa: quanto sia importante far sentire a casa i clienti che con il tempo diventano quasi di famiglia. E quale miglior conclusione se non l’auspicio del bagnino: «Francesco e Antonio avrebbero dovuto nascere il 22 agosto – dice Luca commosso – la mia compagna e io speriamo che ci consegnino i piccoli proprio quel giorno...». Quello sarà davvero il momento più importante: l’inizio del cammino di due nuove vite.
(an.bo.)


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