Manca una scuola di inglese? Niente paura, la apre mamma

Voleva solo insegnare le lingue alla figlia di due anni, alla fine ha aperto una scuola di inglese per bambini piccoli. La mamma goriziana Helga Past il lavoro se l’è letteralmente creato e inventato. Incrociando le sue esigenze con le esperienze che aveva maturato nel corso degli anni, si è accorta che in città c’era spazio per un business nuovo in un settore ancora inesplorato.
All’inizio di settembre la giovane donna è così partita con i primi corsi dedicati alla fascia dai 2 ai 10 anni. L’apprendimento è progressivo e naturale. Le lezioni affiancano ai tradizionali video, pupazzi e giochi di ogni genere e, soprattutto, non richiedono troppa attenzione. Si impara divertendosi.
«Gaia oggi ha quasi quattro anni – ricorda -. Per fare in modo che familiarizzasse con l’inglese le leggevo i libri, ma volevo trovare un metodo più efficace. Così mi sono messa alla ricerca di una scuola e ne ho trovata una in Slovenia visto che qui non c’era. Ho scoperto il metodo Helen Doron e a quel punto ho provato ad approfondire le mie conoscenze», spiega Helga Past.
Già istruttrice di nuoto, dopo l’università, si è trasferita in Irlanda. Rientrata in Italia ha poi lavorato nel campo del marketing e della comunicazione. Mettendo tutto questo in uno shaker, ha scoperto di avere un profilo che sembrava essere stato ritagliato su misura per insegnare l’inglese ai bambini.
«Ho fatto dei corsi tra Milano e Roma, ma la formazione mi ha portato a girare un po’ per tutta Italia e a breve andrò anche in Germania». È stato tutto molto veloce, ma nessuno finisce mai d’imparare. Lo ammetto».
«A fine inverno sono stata chiamata a Udine per una sostituzione maternità. È andata bene e ho portato avanti un business-plan da sottoporre alla casa madre. Il quartier generale di Helen Doron è in Israele e l’ok è arrivato direttamente da lì. La formazione è stata tosta sia dal punto di vista manageriale, sia dal punto di vista dell’insegnamento. Di solito i due ruoli sono separati, nel mio caso, invece, coincidono». In altre parole abile e arruolata.
La scuola è stata solo la conseguenza naturale di un percorso preceduto anche da una serie di incontri (“Gratuiti”) organizzati d’estate ai giardini pubblici di corso Verdi. «Quando poi a settembre ho aperto lo studio in via Terza Armata, per molti è stato naturale iscriversi ai corsi». La collaborazione con il Jungle Village non è stata comunque l’unica. «Non è pensabile rimanere soli – nota la mamma imprenditrice -. Il futuro è fatto di sinergie, per questo ho avviato un dialogo anche con Prenatal e Libreria Faidutti. Ho inoltre dei contatti per organizzare l’anno prossimo dei centri estivi. Devo essere sincera, la risposta della città mi ha colpita. Gorizia sembra addormentata, ma non è così».
«In ogni caso, le mie capacità imprenditoriali sono state aiutate da un marchio fortissimo che è sul mercato da oltre 30 anni e che ormai è in 34 Paesi del mondo”. Per il momento, a portare avanti la scuola c’è soltanto lei, ma l’attività ha già ingranato (dalla prossima settimana partiranno i corsi per la fascia 10-12 anni, ndr). Presto Helga Past potrebbe quindi avere bisogno di aiuti e diventare così anche datrice di lavoro.
Fare tutto da sola non è semplice, soprattutto quando l’attività si allarga e ci sono troppe cose cui dover stare dietro. E quindi presto avrà bisogno di rinforzi, di collaboratori, personale per stare dietro alla domanda. Molte famiglie, in effetti, ritengono che far imparare imparare l’inglese ai figli fin da piccoli può essere una grande opportunità. Ed ecco che cresce il business.
«Sto già valutando dei curriculum, ma non è sufficiente essere madrelingua per insegnare. Nel corso del mio training ho imparato che bisogna avere anche tutta una serie di specifiche competenze. In primo luogo una grande passione per i bambini e per il gioco, perché l’insegnante non sta in cattedra, è piuttosto un animatore.
Da noi non ci sono tailleur e tacchi a spillo». Le aspiranti insegnanti sono avvisate.
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