Mappa dei rischi per gli incendi in Carso

DUINO AURISINA. Con l'obbiettivo di presentare il percorso e i risultati del progetto, nonché la visione della prossima esecuzione delle attività progettate, si è tenuta a Sesana la “mid-term conference” del progetto strategico Carso-Kras, cofinanziato nell'ambito del piano di cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013, da contributi del Fondo Europeo per lo sviluppo regionale e contributi nazionali.
Il progetto incorpora un ampio ventaglio di iniziative per rendere omogenea la gestione del territorio carsico da ambo i lati del confine. Sono inclusi regolamenti edilizi, politiche di tutela della biodiversità, promozione del territorio, sia sul piano naturalistico che su quello storico, allestimento di centri visite (ovvero miglioramento di quelli esistenti). Il tutto, con l'obbiettivo di trattare il Carso come un'entità sottostante a un'unica e omogenea gestione del territorio, sia nella sua parte italiana che in quella slovena.
Al saluto inaugurale del rappresentante del lead partner e sindaco di Sežana, Davorin Tercon, e del presidente della provincia di Trieste, Maria Teresa Bassa Poropat, la quale è nel contempo il coordinatore dei partner italiani del progetto, è seguita la presentazione da parte di Katja Fedrigo, responsabile del progetto, di tutte le attività, sia quelle già effettuate che quelle attualmente in esecuzione, il cui termine è previsto entro fine aprile 2013.
Le direzioni verso le quali i partner si stanno muovendo sono molte. La gestione delle risorse naturali prevede la valutazione sulla possibilità di realizzazione di un “geoparco” del Carso. Si tratta di uno studio esplorativo per analizzare le opportunità e i metodi della realizzazione del "geoparco" includendo anche l’analisi del grado di accettazione e propensione politica, della popolazione locale e altri stakeholder. Inoltre, si provvederà alla produzione di linee guida per favorire il risparmio energetico da parte delle amministrazioni locali del territorio carsico, che diverranno la base per il risparmio energetico del settore pubblico favorendo lo sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili. Saranno presi in considerazione due aspetti rilevanti: l’uso efficiente dell’energia negli edifici e l’illuminazione pubblica.
Importantissima, inoltre, anche la mappa del rischio incendi boschivi per le aree carsiche. A questo proposito, si sta portando a termine la realizzazione di una serie di carte dell’incendiosità riguardante la provincia di Trieste su aree campione, considerando sia il rischio statico d’incendio, determinato da variabili stabili nel tempo e nello spazio, sia il rischio dinamico (pericolo d’incendio), determinato da parametri meteorologici e di vegetazione legati alla stagionalità. Non disponendo di una carta della vegetazione reale di tutto il territorio provinciale, sono state rielaborate cartografie precedenti a diverse scale di dettaglio. Con l’integrazione di osservazioni in campo, si è arrivati alla stesura di una carta in scala 1:10.000 che rappresenta il più possibile la vegetazione reale.
Dopo diversi rilievi, a ciascuna tipologia vegetale è stato assegnato un indice d’incendiosità, sulla base della presenza e della copertura di specie ritenute a elevato rischio perché resinose o strutturalmente favorenti la propagazione del fuoco.
Contemporaneamente alle attività presentate, si sta svolgendo anche la realizzazione del piano di comunicazione con la predisposizione dell'immagine grafica coordinata, orientata verso l’identità univoca per la promozione dell'intero territorio del Ccarso.
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