Marano ha rinnovato la fede alla processione di San Vito

Francesca Artico/MARANO
Seppur sotto tono, ieri a Marano lagunare si è vissuta una significativa celebrazione di fede: quella legata alla processione di San Vito sulle acque della laguna. In un momento particolare come quello che si sta vivendo l’antica processione in laguna, una delle manifestazioni religioso-folkloristiche più belle che si possano ancor oggi vedere, risalente al 1362, ha assunto un particolare significato: quello di una fede mai venuta meno e alla quale i maranesi non hanno voluto rinunciare nonostante le restrizioni in atto.
La gente di Marano è ai Santi Vito, Modesto e Crescenza che si rivolge nei momenti più difficili, momenti come quelli che si sono vissuti in questi mesi, ed è a loro che si è rivolta in questa giornata per chiedere di tenere lontano il contagio dalla sua gente.
Da domenica scorsa, giorno in cui le reliquie di San Vito e degli altri santi sono state traslate nella chiesa parrocchiale da quella del cimitero in cui si trovano durante l’anno, per essere esposte alla venerazione dei fedeli, c’è stata una continua e responsabile “processione” di gente che pregava il “suo” Santo.
La cerimonia prurisecolare legata ai Santi Vito, Modesto e Crescenzo, è iniziata alle 9 di ieri mattina quando nelle tre imbarcazioni (negli anni passati c’era un convoglio di barche) impavesate messe a disposizione dei pescatori, si sono imbarcate le autorità religiose, don Michela Manfred Hofians canonico regolare agostiniano di Vienna e don Nicola Degano; quelle istituzionali il sindaco Mauro Popesso e l’assessore regionale Graziano Pizzimenti; e militari, con le reliquie dei Santi per procedere verso il centro della laguna dove si trova la statua della Madonna. Lì si è tenuta la benedizione del mare per santificare il lavoro e i morti.
Poi tutta la processione si è recata nella chiesetta del cimitero, per la messa. La giornata è terminata alle 17 con i Vespri solenni.—
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