Maria Campitelli : «Io e l’arte, da oltre 35 anni»

Un lungo applauso, culminato con un’invocazione formulata da uno dei presenti: «Maria assessore alla Cultura». Così si è conclusa ieri mattina la cerimonia della consegna del Sigillo trecentesco della città, da parte del sindaco Roberto Cosolini, a Maria Campitelli, critico d’arte, curatrice di mostre ed eventi di pittura, musica e danza e di esperienze di “public art”, giornalista e presidente del Gruppo 78 International Contemporary Art, associazione culturale per la promozione dell’arte contemporanea.
Un appuntamento che ha richiamato nel Salotto azzurro del Municipio una piccola folla di colleghi di Maria Campitelli, di amici, di compagni di percorso. Tanti da commuoverla. E lei, con voce commossa, piccola accanto all’imponenza di Cosolini, ha sdrammatizzato la situazione con una battuta che ha suscitato il sorriso di tutti: «Quand’è arrivato a casa mia il messo comunale per consegnarmi la lettera – ha ricordato - ho pensato a una multa. Poi quando l’ho letta, e ho capito di cosa si trattava, ho telefonato in Municipio per una conferma, perché non volevo crederci. Invece era tutto vero. Lavoro in questo campo da più di 35 anni – ha poi precisato tornando seria – perché credo nell’arte, soprattutto quella contemporanea. Sono figlia d’arte – ha concluso - e non saprei fare altro, pur amando tutta la cultura, l’arte è sempre il principale veicolo di conoscenza». «Maria non ha mai avuto paura a scalare le montagne nel corso della sua carriera – ha detto Cosolini -, ha saputo fare gruppo, in un ambito dove le individualità solitamente prevalgono, e coinvolgere i giovani nell’amore per l’arte. Ha dato un grande contributo alla divulgazione dell’arte contemporanea – ha continuato - e questo sigillo rappresenta un punto di arrivo ma anche di partenza». Nata a Trieste, laureata in Lettere a indirizzo moderno all’Università cittadina con una tesi sui mosaici bizantini della cattedrale di San Giusto, è stata assistente alla cattedra di Arte paleocristiana all’ateneo triestino. È passata poi all’insegnamento di Storia dell’arte negli istituti medi superiori. Ha fatto parte di commissioni per spazi pubblici tra cui il Curatorio del Museo Rivoltella e ha organizzato quasi 500 mostre incentrate sulla contemporaneità. Nel ’78 e nel ’92 ha curato due mostre antologiche retrospettive del padre Giuseppe Matteo Campitelli e sempre nel ’92 lo spettacolo, organizzato tramite il Gruppo 78, all’Auditorium del Revoltella “Painting the Music and Dance”. (u.s.)
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