Marina San Giusto: finisce l’era Mariani La presidenza a Zelco

Storico cambio al vertice nella società nata nel 1999 e oggi vicina a un capitale sociale di 2 milioni fra mille progetti
Di Riccardo Coretti

Cambio al vertice, e di cambio storico si tratta, per la San Giusto sea center spa: dopo un sostanzioso aumento di capitale, il padre del progetto, Italo Mariani, passa il testimone della presidenza all’architetto Paolo Zelco ma resta socio di maggioranza relativa.

Era l’ottobre del 1999 quando venne inaugurato il Marina San Giusto, un ormeggio in pieno centro città, realizzato con l’obiettivo di dare un’offerta esclusiva, soprattutto in chiave turistica, alla nautica da diporto. Già nell’estate del 2003, però, ecco presentato un ambizioso progetto di ampliamento: piscine, campo da beach volley, stabilimento balneare, uno spazio per accogliere un palcoscenico, ma soprattutto strutture adatte ai megayacht. Il tutto per un investimento da 5 milioni di euro.

Da allora sono passati quasi 10 anni, le difficoltà che la San Giusto sea center ha dovuto affrontare non sono state poche, ma alla fine dei conti il “megayacht port” si farà, anzi, la costruzione dei nuovi moli verso la Stazione marittima dovrebbe essere conclusa a breve. Obiettivo quasi raggiunto, insomma, anche se non sono mancati scontri con il Comune di Trieste, con l’Autorità portuale, ricorsi al Tribunale, bilanci segnati dal maltempo. Ma anche investimenti milionari che serviranno a far crescere l’offerta turistica di tutta la città, l’ingresso nel network delle marine turistiche per megayacht e buone prospettive di sviluppo.

Protagonista della storia di questa società e della marina stretta tra il molo Venezia e il Molo Pescheria, Italo Mariani, da una vita abituato a vivere il mare, prima come dipendente dell'Ente porto e poi come ideatore e gestore del Marina San Giusto. Da tre giorni, però, non è più lui a dirigere le danze. Al suo posto l’architetto Paolo Zelco, subentrato alla presidenza dopo un aumento di capitale che – una volta versato interamente – porterà la San Giusto sea center a superare quota 2 milioni di euro.

«Dopo 20 anni alla guida della società e 12 di attività nel marina, altri prenderanno il mio posto. Spero che chi mi è succeduto sia in grado di portare avanti e completare i progetti che ho pensato e avviato». Di più non dice Italo Mariani, che resta il “socio forte” con circa il 34% delle quote.

A capo del nuovo consiglio di amministrazione, l’architetto Paolo Zelco sarà affiancato - per gli aspetti finanziari - dal commercialista Gianfranco Nobile.

«Dobbiamo incrementare gli incassi e diminuire le spese, il periodo di crisi si fa sentire per tutti e la nautica risente molto dei provvedimenti adottati dal governo. In questi giorni stiamo prendendo in mano la situazione, e per quanto riguarda l’ultima sconfitta al Tar (ne riferiamo a parte, ndr), decideremo se ricorrere o meno al Consiglio di Stato». Anche il commento del neopresidente Paolo Zelco si ferma qui. Del resto i temi sul tavolo sono parecchi e i prossimi mesi potrebbero essere decisivi. Una volta completate le strutture per i megayacht, la San Giusto sea center dovrà proseguire nelle azioni di marketing necessarie a portare le imbarcazioni a Trieste. Nello stesso tempo il nuovo presidente e il nuovo cda affronteranno la gestione ordinaria dei servizi, così come quella del ristorante e di eventuali ampliamenti della sede sul Molo Venezia, per i quali esiste già un progetto.

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