Mario dopo 25 anni lascia il “Rebechin”

Dopo 25 anni di attività lo storico locale “Al Rebechin” di viale d'Annunzio cambia gestione. Mario Dagostini, fondatore del ristorante, punto di riferimento per molti triestini e per tanti turisti, apparso su vademecum per le migliori osterie e sulla guida Michelin, ha deciso di lasciare e di godersi la pensione. Nel 1986 Mario, insieme alla famiglia, inaugura “Al Rebechin”, trasformando un vecchio spaccio di vini in un piccolo buffet, che ben presto raccoglie un successo enorme. «L'idea era nata per proporre ai clienti stuzzichini, piccoli pasti veloci per chi ha fretta – spiega la moglie Evelina, che si è sempre occupata della contabilità – poi i piatti si sono evoluti e ha offerto sempre novità che incuriosivano un po' tutti, come la pasta servita nella forma di grana, le maxi mortadelle tagliate al momento e i bolliti che attiravano anche molti buongustai stranieri».
Amatissimo nella zona, così come in tutta la città, Mario è sempre stato apprezzato non solo per la buona cucina, ma anche per la cura particolare dei clienti. «Tutti dovevano essere sempre “coccolati” - racconta il figlio Massimo – anche nei momenti di ferie o quando la cucina era stata chiusa da poco, se arrivava qualcuno la disponibilità c'era sempre. Ha preparato piatti in ogni momento della giornata e anche a tarda ora, magari in una giornata iniziata alle 6 mattino, non diceva mai “sono stanco o stufo”. La sua è, ed è stata sempre, una grande passione. Scherzando noi in famiglia diciamo che era allergico a diro “no” alla gente. Qualche anno fa si è rotto il polso e pur di cucinare – ricordano – si è tagliato un pezzetto dell'ingessatura». Tanti i ricordi collezionati nel corso degli anni e immortalati nelle foto di una vita, immagini che dal locale ora si sono trasferite a casa.
«Tra i momenti più belli e divertenti l'adunata degli alpini nel 2004 – ricorda Evelina – ha cucinato tutta la notte e quando il pane è finito gli abitanti della zona lo calavano dalle finestre per aiutarlo». Il sogno di Mario è sempre stato quello di tramandare la passione per la cucina e la ristorazione ai figli, che, a loro modo, hanno soddisfatto i sogni del papà. Massimo gestisce il Sunrise Cafè a Porto San Rocco. «Diciamo che continuo la tradizione di famiglia – sottolinea – ma in chiave moderna». “Al Rebechin” per il momento è stato chiuso e in questi giorni in tanti hanno manifestato il proprio dispiacere per la decisione della famiglia Dagostini di abbandonare. Ma il menu a base di piatti locali continuerà grazie alla volontà dei nuovi arrivati, Lucia e Luigi.
Micol Brusaferro
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