Maturità 2023, la seconda prova scritta: al classico un brano di Seneca, allo scientifico problemi con le funzioni, a scienze umane Morin e Bachelet

Foto Lasorte
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Via alla seconda prova per la maturità 2023. Per il liceo Classico la seconda prova verte sul latino, allo Scientifico su matematica, al liceo Linguistico sulla prima lingua e cultura straniera. Negli istituti professionali di nuovo ordinamento, invece, la prova verte su competenze e nuclei tematici fondamentali di indirizzo e non su discipline.

Un brano di Seneca che si rivolge all'amico Lucilio: questa la prova decisa dal ministero dell'Istruzione per l’esame di latino al liceo classico. "Chi è saggio non teme il volgo": cercare il favore della folla non porta felicità ma alla rovina.

Seneca mostra all'amico Lucilio come i precetti della filosofia possano guidare alla virtù in mezzo ai falsi valori. Al maturando, oltre alla traduzione, nella seconda parte del compito è chiesta la comprensione e l'interpretazione del testo, l'analisi linguistica e stilistica, un approfondimento e riflessioni personali sul tema. La durata massima della prova è di 6 ore.

La soluzione di due problemi attraverso lo studio delle funzioni è stata proposta al liceo Scientifico. Per quanto riguarda gli 8 quesiti della prova di matematica del liceo scientifico, diversi di questi riguardano l'analisi matematica - dall'applicazione del Teorema di Rolle allo studio degli zeri di una funzione - combinati con alcuni di geometria (dimostrazioni su triangoli e parallelepipedi) e di geometria analitica. Infine un quesito sul calcolo delle probabilità, inerente un dado truccato.

Al liceo per le Scienze Umane, per l'indirizzo scienze umane, la traccia è formata da due parti. La prima è un brano tratto dall'opera «Il metodo. Etica» del filosofo Edgar Morin. La seconda è invece incentrata su un estratto dagli «Scritti Civili» di Vittorio Bachelet.

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