Maturità, agli orali le tesine spaziano da Popper a Cobain
Voglio sfondare e diventare un famoso attore teatrale». Michele ha appena finito gli esami orali di maturità, l'ultimo scoglio ormai è alle spalle. Assieme ai suoi tre compagni di classe sta fuori dal liceo scientifico Oberdan a sostenere chi deve ancora affrontare l'ultima prova prima di finire un'avventura durata cinque anni. Sono più di 1300 i ragazzi che da ieri si cimentano con gli orali, e stupisce la fantasia che molti hanno messo nel preparare la tesina da discutere davanti alla commissione. Michele ha voluto mettere a nudo «la crisi di identità dell'uomo agli inizi del Novecento» passando dalla Storia dell'arte attraverso la Letteratura. E per il domani? «Vorrei fare l'accademia teatrale al Piccolo teatro o a quello dei Filodrammatici a Milano, ho già fatto teatro con la scuola; ma solo se riesco a sfondare. Altrimenti ho una seconda possibilità: mi iscrivo a Farmacia e seguo le orme della mia famiglia».
A proposito di tesine originali, Alberto si è preparato su un altro tema: «Discuterò dell'indeterminismo scientifico analizzato attraverso Popper e la meccanica quantistica». Già ben chiaro il suo percorso di studi: «Mi iscriverò a Fisica qui a Trieste – racconta Alberto – perché ci sono molte possibilità grazie alla presenza del Sincrotrone e del Centro di Fisica teorica». Chiara, anche lei dell'Oberdan, parlerà invece di “Presa di coscienza delle donne” raccontando la storia di Marie Curie: «Ho ripetuto tutta la notte la tesina e mi sono anche cronometrata per restare nel limite previsto di dieci minuti». All'orale gli studenti devono rispondere anche su altri argomenti scelti dalla commissione esaminatrice. Ma alla fine per tutti le prove sono più semplici di quello che poteva sembrare.
Al Sandrinelli le ragazze iscritte al corso di Servizio sociale fanno il tifo per una compagna che sta per sostenere l'esame. Joara invece ha da poco concluso e l'argomento che ha scelto è il frutto di un lavoro pensato per colpire l'attenzione dei professori: «Ho deciso di raccontare dell'uomo in continuo conflitto con se stesso e gli altri collegando Pirandello e la Prima guerra mondiale con la storia, le famiglie problematiche e la nevrosi». Alessia ha invece discusso del mito di Kurt Cobain, un personaggio, dice, «facilmente collegabile con tante materie che noi studiamo. Per il momento però non mi iscriverò all'Università, voglio lavorare per mettere da parte i soldi per pagarmi gli studi e prepararmi all'esame d'ingresso a ostetricia».
Ivana Gherbaz
Riproduzione riservata © Il Piccolo