Maturità, tempo di esami orali all’Itas D’Annunzio di via Brass
C’è chi freme, chi gioisce, chi osserva interessato e un po’ intimorito, chi fa il tifo e cerca di dare un sostegno con l’animo ormai sollevato. In questi giorni di colloqui orali per l’esame di...

Bumbaca Gorizia 03.07.2017 Mature, D'Annunzio © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
C’è chi freme, chi gioisce, chi osserva interessato e un po’ intimorito, chi fa il tifo e cerca di dare un sostegno con l’animo ormai sollevato. In questi giorni di colloqui orali per l’esame di Maturità ci sono un po’ tutti questi stati d’animo. È stato così, ieri mattina, anche all’Itas “D’Annunzio” di via Brass, dove sono in pieno svolgimento gli esami. Appena uscito dall’aula per il suo colloquio troviamo Andrea Gambitta, della 5° Scienze Applicate, che si dice ovviamente sollevato e sereno, ma ha anche la lucidità per pensare già al futuro. «Studierò Matematica all’università di Trieste – racconta –, anche se è presto per dire dove questa strada mi porterà, se verso l’insegnamento o magari la ricerca. Più facile pensare al futuro immediato, ovvero alle vacanze: non so ancora quel che farò ma di certo dopo tanto impegno è tempo di fare un po’ di baldoria con gli amici». Con il compagno di classe Andrea Sfiligoi, ad esempio, che ha archiviato l’esame di maturità con l’orale già il primo giorno, la scorsa settimana, ed ora è a scuola «per fare il tifo e dare il mio sostegno agli altri», dice, prima di spiegare il suo doppio piano per l’avvenire: «Tenterò di superare il test d’ingresso a Biotecnologie, a Trieste, ma al tempo stesso affronterò anche il concorso per entrare nella Polizia, in modo da tenermi più strade aperte». Poco più in là nel cortile della grande scuola di via Brass, Federico Scarpin (5° Linguistico) sta raccontando alle sue amiche le sensazioni dopo l’orale. «È andata bene direi», spiega, mentre una compagna gli fa eco precisando: «No, è andata da Dio». «Pensavo che, dal punto di vista emotivo, l’esame sarebbe stato più duro da affrontare, invece è passato in fretta, e non è stato pesante».
Federico proverà a diventare interprete, studiando in particolare tedesco, russo e croato, lingue che potrebbero aprirgli molte opportunità lavorative anche nel nostro territorio. E come lui proverà ad affrontare il test d’ingresso anche Elisa Martinello, che però prima deve pensare all’orale dei prossimi giorni. «Ho ancora un po’ di tempo per ripassare, ma non mi sembra mai abbastanza – scherza –. Il mio incubo sono Fisica e Matematica, mentre punterò sulla tesina tra filosofia e letteratura ispirata ad “Alice nel paese delle meraviglie”».
Infine, ecco le amiche Chiara Angeli e Amanda Petruzzi. La prima affronterà oggi la commissione. «Sono tranquilla, osservare le altre interrogazioni mi ha fatto capire ciò che devo attendermi», racconta, immaginando già però anche le vacanze in Croazia –, mentre la seconda sarà l’ultima della sua classe. «Da un certo punto di vista è una piccola tortura – ammette Amanda –, ma dall’altro mi dà più tempo per prepararmi. Gli scritti sono andati bene, ma assistere ai colloqui mi ha messo se possibile ancor più agitazione».
Marco Bisiach
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