Monfalcone dice addio a Mauro Grimolizzi, imprenditore e politico

Cresciuto in Svizzera, si era trasferito a 17 anni a Monfalcone dove ha fondato poi la sua ditta artigiana. Il ricordo di Cisint e l’impegno politico

Laura Blasich
Mauro Grimolizzi
Mauro Grimolizzi

Si è spento venerdì mattina nell’ospedale di Monfalcone, circondato dalla sua famiglia, Mauro Grimolizzi. Noto imprenditore artigiano, ma anche appassionato di politica, praticata in modo attivo, oltre che di sport. Avrebbe compiuto 64 anni il 9 ottobre.

Era nato a Barile (Potenza), ma poi era approdato nel 1967 in Svizzera, dov’erano già emigrati i genitori e dove poi avrebbe frequentato le scuole dell’obbligo, in lingua tedesca, e giocato a calcio, con buoni risultati, nelle giovanili del Basilea. Una passione mantenuta sempre, anche dopo il trasferimento a Monfalcone, sia militando in diverse società dilettantistiche sia allenando nel settore giovanile dell’Aris San Polo Calcio fino al 2020.

Maggiore di quattro fratelli, a Basilea aveva iniziato il percorso di apprendista elettricista, ma poi a 17 anni la decisione di trasferirsi, da solo, a Monfalcone, dove esistevano dei legami famigliari. All’Einaudi Marconi di Staranzano aveva quindi conseguito il diploma di perito industriale, anche se poi per una ventina d’anni, dal 1980, aveva lavorato come rappresentante di commercio.

Dal 1998 il cambio di rotta, con l’apertura della Giemme Tecnoimpianti, con sede a Panzano, dove pure abitava con la sua famiglia, la moglie Emanuela, impegnata nella ditta, e la figlia Marta. Socio anche in un’altra impresa famigliare, componente del consiglio direttivo dell’Albo dei periti di Gorizia dal 2012, a Monfalcone lo ha affiancato negli anni anche il fratello Antonio.

«È stato un grande amico, anche se ci siamo persi negli ultimi anni per differenti vedute su tante cose», ha scritto l’eurodeputata Anna Cisint, la cui seconda, riuscita, candidatura a sindaco nel 2016 Grimolizzi aveva appoggiato candidandosi nella civica Monfalcone responsabile con i fatti. Il primo impegno in politica, nel 1996, era stato con Forza Italia: componente della sezione di Monfalcone era stato eletto nel direttivo provinciale e delegato al primo congresso nazionale. Poi con Il Popolo della Libertà aveva ricoperto le stesse cariche fino al 2011.

In piazza a ottobre del 2020, durante la pandemia Covid, Grimolizzi c’era andato, però, non a supporto dell’allora amministrazione Cisint, ma per chiedere, da esponente locale del movimento Liberiamo l’Italia, al Comune di emanare un’ordinanza per allentare gli orari di negozi, palestre, ristoranti. Nell’anno successivo, come referente del movimento Marcia della Liberazione, aveva poi sostenuto altre iniziative.

Dopo essere stato fondatore, una decina d’anni fa, del partito La nuova Italia, segretario nazionale di Riscossa Italia e a capo del movimento cittadino contro la fusione con i Comuni di Ronchi dei Legionari e Staranzano, era poi entrato nella direzione nazionale di Liberiamo l’Italia. Alle comunali del 2022 si era presentato con Verità e Libertà Assieme a supporto, con Territorio e Libertà, della candidatura a sindaco di Francesco Orlando, su un fronte opposto quindi a quello del centrodestra e di Anna Cisint.

Mauro Grimolizzi lascia la moglie Emanuela, la figlia Marta, i fratelli Antonio, Lucia, Anna. La data dei funerali non è stata ancora stabilita

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