Maxi ambulatori a Grado e Cormons

Il dg dell’Aas Bassa Friulana-Isontina: «I primi due Centri di assistenza primaria saranno aperti entro l’estate»
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia 18.04.2014 Parcheggio Ospedale - Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 18.04.2014 Parcheggio Ospedale - Foto Pierluigi Bumbaca

Cap. Sino a ieri era l’acronimo di “codice di avviamento postale”. Da ora in avanti, i cittadini impareranno a conoscere un altro significato di questa sigla che connoterà gli attesissimi Centri di assistenza primaria.

Dovevano essere inaugurati entro il 2015. Queste, almeno, era le (buone) intenzioni dei vertici aziendali. Ritardi, dunque, ci sono stati ma ora ci siamo. I primi Cap, super-ambulatori che disinteseranno i Pronto soccorso e gli ospedali, apriranno i battenti entro l’estate sul territorio isontino.

Le prossime

aperture

L’annuncio è del direttore generale dell’Aas Bassa Friulana-Isontina Giovanni Pilati che traccia il cronoprogramma delle prossime aperture.

«Puntiamo ad aprire il primo Cap a Grado, entro l’inizio della stagione estiva. Successivamente, sarà la volta di Cormòns: il servizio sarà inaugurato entro giugno, al massimo entro i primi giorni di luglio». Le altre località che ospiteranno i Centri di assistenza primaria sono Latisana e Cervignano del Friuli. «Nel primo caso, i tempi sono più lunghi perché dobbiamo andare a realizzare ex novo una struttura dedicata - spiega ancora Pilati -. Più immediata è la soluzione cervignanese: probabilmente, entro il 2016 apriremo un Cap pure in quella località». Buone notizie, dunque.

Integrazione fra medici

e specialisti

Nei neonati Centri si integreranno medici di medicina generale, specialisti e personale proveniente da ospedali e distretti per garantire prelievi, diagnosi, ambulatori, piccola chirurgia. I Centri - che costituiscono una delle maggiori novità della riforma sanitaria targata Serracchiani - saranno luoghi fisici, punti di riferimento nei quali i cittadini potranno sempre trovare una risposta. Tutta questa premessa per ufficializzare una notizia che era nell’aria: Cormòns, sin dalla prossima estate, sarà una delle località della nostra provincia ad ospitare tali servizi. L’Azienda sanitaria Bassa Friulana-Isontina fa sapere che, per quanto riguarda l’attivazione dei Centri di assistenza primaria (Cap), «con l’intento di realizzare al più presto il progetto nell’interesse del cittadino, sono state scelte le due realtà che consentono di coniugare un bisogno sanitario, in quanto non sedi di struttura ospedaliera, con la disponibilità immediata di una struttura edilizi: da cui le sedi di Grado e di Cormòns».

Possibili

sviluppi

«Il progetto - ha spiegato di recente l’Aas - prevede uno sviluppo progressivo che consenta, utilizzando risorse interne, in una fase iniziale, di collocare la Medicina generale, il Dipartimento di Prevenzione cui progressivamente aggiungere, come previsto dalla norma, altre possibilità di offerta sanitaria quali un point of care. Al momento attuale, non sono previsti investimenti strutturali in quanto gli edifici sono già disponibili».

A lungo andare, l’obiettivo è che si arrivi all’apertura di otto Centri di assistenza primaria sul territorio isontino e non è escluso che anche Gorizia (ma non ci sono conferme da parte dei vertici aziendali) possa ospitare un simile servizio di assistenza territoriale.

Tali servizi, è stato spiegato recentemente durante la riunione della commissione consiliare sanità, garantiranno inizialmente per 10 ore al giorno la presenza di medici di medicina generale, di infermieri, di specialisti e di strumenti diagnostici anche per diminuire gli accessi impropri al Pronto soccorso. «L’infermiere - furono le parole del direttore centrale Salute Regione Fvg Adriano Marcolongo - non servirà per fare solo iniezioni ma anche per fare prevenzione. È una rivoluzione».

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