Maxi-appalto del Corno a una ditta friulana: lavori in autunno, stop al “torrente fogna”

GORIZIA. Si tratta dell’appalto comunale, in termini di risorse economiche impiegate, più “pesante” degli ultimi 40 anni. Se non di più. Il riferimento è all’atteso intervento di riqualificazione idraulica del torrente Corno e del suo bacino, i cui lavori sono stati (finalmente) appaltati.
Si tratta di un’opera complessa che abbraccerà più aspetti e il cui costo è davvero notevole: 13.298.587,66 euro, più 227.874,82 e l’Iva del 22% per un totale di oltre 16 milioni di euro. Ma complessivamente - fra progettazione e oneri vari - l’intervento avrà, alla fine, un costo di circa 21 milioni di euro.
Ad aggiudicarsi la gara, cui hanno partecipato cinque imprese provenienti da tutta Italia, è la friulana “Icop” di Basiliano che, sommando l’offerta tecnica a quella economica, ha raggiunto 89,73 punti mentre al secondo posto si è classificata la “Anese” di Concordia Sagittaria con 87,58 punti.
A valutare le offerte è stata una specifica commissione formata da professionisti, ovvero gli ingegneri Flavio Gabrielcig, Gustavo Zandanel e Nicola Comuzzi e il dottor Michele Sersale. Si potrà procedere, ora, alla messa in sicurezza idraulica da possibili esondazioni, al risanamento igienico del corso d’acqua, all’eliminazione delle emissioni maleodoranti e, dulcis in fundo, alla riqualificazione naturalistico/ambientale della Valletta.
I lavori saranno consegnati entro l’autunno e ci saranno 2 anni e 3 mesi di tempo per realizzare quest’importante intervento.
Il progetto, redatto dal raggruppamento temporaneo costituito tra l’ingegner Mario Causero di Udine (capogruppo), la Protecno srl di Noventa Padovana, il dottor Gianpaolo Guaran di Codroipo, la Naturstudio di Trieste e la Serteco servizi tecnici coordinati spa di Udine (mandanti). «Fra le altre cose, andremo a recuperare un’area oggi decisamente sottovalutata e degradata come la Valletta del Corno - spiega il sindaco Rodolfo Ziberna – ripristinando “intorno” al torrente Corno un ambiente naturalistico e paesaggistico di straordinaria bellezza praticamente in centro città, con un collegamento con Palazzo Coronini fino ad arrivare al Parco di Piuma, creando una sorta di polmone verde cittadino (qualche tempo fa Ziberna lo chiamò sin troppo pomposamente il “Central park goriziano”, ndr) in cui si potranno realizzare tantissime cose e che, mi auguro, potrà rappresentare un grande elemento di attrazione turistica fra corsi d’acqua, ponticelli, piste ciclabili e strutture di ristoro».
Fa eco l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Arianna Bellan. «Finalmente - dice - siamo arrivati alla fase conclusiva di questa importante opera che rappresenta un’altra tappa molto importante nella riqualificazione urbanistica di Gorizia avviata dal sindaco precedente Ettore Romoli e che, oggi, quest’amministrazione sta ulteriormente portando avanti. Ritengo che nella nostra città, con il recupero e il risanamento di quest’area, sarà ancora più piacevole vivere e la sua dimensione a misura di famiglia sarà ancora più marcata».
Ma vediamo alcuni degli interventi previsti partendo dal bosco ancora presente lungo i versanti del torrente che subirà una completa manutenzione anche con la pulizia del sottobosco, favorendo il più possibile il contatto fra l uomo e il verde, ciò anche con la potatura e gli interventi fitosanitari necessari per gli esemplari arborei di maggior pregio. Ciò permetterà al visitatore di godere appieno del contesto naturalista del sito prima di essere “introdotto” in particolari percorsi tematici.
Questi saranno realizzati nel verde, affiancati da periodici punti panoramici di sosta adeguatamente attrezzati per il riposo e sistemati in aree strategiche.
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