Maxi-pulizia alla Cona riempiti due container

Una trentina di volontari impegnati ieri nella riserva alla foce dell’Isonzo Rifiuti di ogni tipo, gettati anche a monte e trasportati dalle piene del fiume
Di Ciro Vitiello
Bonaventura Monfalcone-23.03.2013 Visita gruppo austriaco-Isola della cona-Staranzano-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-23.03.2013 Visita gruppo austriaco-Isola della cona-Staranzano-foto di Katia Bonaventura

STARANZANO. Anche una bombola di gas vuota, la rete metallica di un letto, insegne pubblicitarie di motori marini, materiale isolante e pezzi di elettrodomestici, tra i rifiuti raccolti nel corso della “Giornata ecologica”, promossa dalla cooperativa Rogos in collaborazione con Ambiente Newco e il Comune di Staranzano, alla Riserva naturale regionale della foce dell’Isonzo. In grande quantità anche i detriti trasportati dalle recenti piene dell’Isonzo, un’abbondanza di rami e tronchi di diverse dimensioni ma anche tanta plastica, lattine e bottiglie di vetro, pneumatici, boe di plastica e di ferro, e pure pezzi di tubi in gomma rinvenuti lungo i sentieri e gli argini della Riserva, in mezzo alla vegetazione.

Tutto questo materiale è stato raccolto da una trentina di volontari e sistemato in due container di circa 50 metri cubi, ma con i rifiuti raccolti sono stati riempiti anche quattro cassonetti per la differenziata e una campana per la raccolta del vetro.

La Cona, dunque, si fa bella con l’arrivo della primavera, grazie anche al supporto di tanti volontari diventati per un giorno “spazzini dell’ambiente”, e si prepara ad accogliere i numerosi visitatori che fino all’autunno inoltrato sono attesi nell’area protetta.

«Abbiamo passato al setaccio tre zone in particolare, dove purtroppo abbiamo trovato tanta immondizia – spiega la responsabile della Rogos, Aila Quadracci, che ha in gestione la riserva - quella all’ingresso dell’Isola della Cona in prossimità della diga, il prolungamento della terraferma verso il mare al largo dell’osservatorio della Marinetta e l’area del centro visite. Nelle prime due aree quasi sempre l’Isonzo durante le piene deposita ogni cosa, rifiu gettati nel fiume a monte che poi arrivano fino a noi. Troviamo anche materiale eliminato da incoscienti, che mettono a rischio la salute dell’ambiente – afferma sempre Aila Quadracci - e se non c’è qualcuno che lo porta via resta lì per anni. In tre mesi, quindi, abbiamo organizzato due iniziative di pulizia (la precedente è stata a dicembre), per rendere vivibile soprattutto l’area frequentata dai visitatori innamorati di queste zone naturalistiche, fra le più belle della regione. Vogliamo essere fiduciosi - conclude - che ciò aiuti la gente a rispettare la natura».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo