Maxiaumento di capitale per Marina San Giusto

Continua a step l’operazione di risanamento della San Giusto Sea Center, la spa proprietaria del Marina San Giusto. I soci, infatti, hanno recentemente deliberato una nuova iniezione di capitale di oltre un milione. «Vuol dire che credono in questo piano di ristrutturazione», affermano i vertici. In scia al rilancio post-crisi, crisi culminata nel 2015, quando il marina era scivolato in una pesante posizione economico-finanziaria, ora queste nuove risorse danno dunque un ulteriore contributo alla riduzione del debito bancario oltre a consentire le manutenzioni straordinarie della diga. Una “buona novella”, in questa prima parte della stagione estiva, in cui si susseguono gli arrivi di imbarcazioni, molto spesso di super lusso, che decidono di attraccare proprio tra i moli Venezia e Pescheria.
La campagna di marketing attivata dalla società vede inoltre i vertici impegnati ad attirare nuovi clienti e nuovi utilizzatori degli ormeggi, nell’intento di «lasciarsi alle spalle una contestata gestione passata».
L’attuale governance, fanno sempre sapere i vertici del Marina San Giusto, ha avviato un piano di risanamento aziendale, «riconosciuto dalla compagine sociale che già aveva provveduto ad accogliere una precedente richiesta di aumento del capitale destinato alla riduzione della complessiva posizione debitoria sofferta dalla spa». Con questa nuova boccata d’ossigeno, equivalente a circa un milione e centomila euro, si estingueranno i debiti nei confronti di tutte le banche ad eccezione di Mediocredito Fvg, «istituto con il quale proseguirà l’ammortamento dei residuali finanziamenti agevolati regionali con adozione di specifico piano di rimodulazione del debito in funzione del cash flow aziendale».
Un’altra quota del nuovo investimento servirà invece a rafforzare la tenuta della diga, in quanto sono stati riscontrati «difetti di costruzione che avrebbero potuto comprometterne il normale funzionamento». Si tratta di lavori iniziati già lo scorso inverno, che si concluderanno proprio quest’estate.
Al di là della nuova iniezione di soldi, si è da poco rinnovato pure il Cda. Paolo Zelco, architetto e autore di diverse riqualificazioni urbane, ora consigliere, ha lasciato la presidenza a Luca Corbella, rappresentante di una famiglia già impegnata nel settore navale. Confermata la posizione di amministratore delegato di Gianfranco Nobile, commercialista di consolidata esperienza in crisi e risanamenti aziendali.
La strategia di rilancio del Marina, che gestisce il porto storico per 214 imbarcazioni tra i sei e 30 metri nonché il megayacht port in grado di ospitare numerosi panfili di lusso entro i 100 metri, è passata anche per una nuova concessione demaniale che durerà fino al 2046. Sono stati 53, finora, i sottoscrittori del nuovo contratto di utilizzo degli ormeggi, fatto questo che induce a riaprire i termini di stipula in attesa che ne entrino altri: «Il nostro auspicio è di ritrovare il rapporto con tutti i clienti, in particolare quelli che hanno lasciato il Marina preoccupati dagli eventi del 2015. Il rinnovamento non si vede solo in mare ma anche a terra con la collaborazione con Pier The Roof della Draw srl fra terrazza a mare e tetto». —
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