«Medici e paramedici: urologia ricomincia a specializzare a Trieste»
«Abbiamo ripreso a specializzare gli urologi». È contento Carlo Trombetta, direttore della Clinica urologica a Cattinara. Riparte infatti da quest’anno la specializzazione in Urologia, unica in...

«Abbiamo ripreso a specializzare gli urologi». È contento Carlo Trombetta, direttore della Clinica urologica a Cattinara. Riparte infatti da quest’anno la specializzazione in Urologia, unica in regione. Ma le novità di questo reparto non sono finite.
Professore, come mai si era interrotto il corso di specializzazione?
«Lo stop era dovuto alla legge Gelmini che aveva reso la Scuola di specializzazione in Urologia di Trieste “succedanea” a quella di Verona. Ma ora nel capoluogo giuliano si ricomincia a specializzare medici "triestini"».
Com’è nata?
«Venne istituita dal professor Salvatore Rocca Rossetti nell’anno accademico 1978/79 e nell’anno accademico 1982/83 fu conferito il diploma di specializzazione ai primi iscritti. Da allora hanno conseguito la specialità 106 medici».
Però ci sono altre novità nel campo della formazione urologica…
«Sì, inizia a gennaio e durerà un anno la scuola per personale paramedico, che affianca il chirurgo generale in interventi di colostomie e urostomie. Nel primo caso si tratta della derivazione dell’intestino in seguito a casi di tumore al colon. Nel secondo invece si parla di patologie che affliggono persone che hanno avuto tumori alla vescica. Nei casi in cui quest’ultima non si riesca a ricostruire, i pazienti sono costretti ad avere una derivazione urinaria con un sacchetto all’esterno. Qui a Trieste non è mai stata formalizzata una scuola di questo tipo, ma da quest’anno invece parte un vero e proprio corso, in cui insegneranno professori provenienti da tutta Italia».
E continuano anche altri due importanti master…
«Sì, uno è il più datato del corso di laurea in Medicina e s’intitola "Chirurgia andrologica e Disforia di genere”. Quest’anno è la decima edizione. Si sono masterizzati circa 60 medici in dieci anni. E riparte anche il master di II livello "Ecografia urologica, andrologica e nefrologica", frequentato da persone di tutta Italia: da Napoli a Savona. Entrambi sono a numero chiuso, per accedervi valutiamo in base ai titoli: è una tutela anche per noi per riuscire a insegnare meglio».
L’offerta è così completa?
«Non c’è mai limite alla fantasia, ma devo dire che ora questo ventaglio di proposte rende esauriente la didattica. E poi non ci sono tante altre città, seppur grandi, che dispongano di una clinica urologica che proponga una scelta così variegata».
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